top of page

Risultati di ricerca

134 risultati trovati con una ricerca vuota

  • Joy - La perseveranza è la chiave del successo di un impresa

    Cinema & Lavoro è la sezione dedicata a tutti i nostri utenti cinefili dove andremo a raccogliere i migliori film sul mondo del lavoro. Joy, David O. Russell, 2015 (USA). Classico film sull'american way of life, Joy è un'opera biografica (con numerose licenze autoriali) che ci racconta di come una buona idea, se sorretta da caparbietà, resilienza, fiducia in se stessi e un pizzico di fortuna, possa sfociare in un meritato successo imprenditoriale. Senza avventurarci in giudizi cinefili (bravissima come sempre nella sua interpretazione Jennifer Lawrence mentre il film, probabilmente, è il meno riuscito del sodalizio R.Russell/J.Lawrence/B.Cooper/R.De Niro), riteniamo Joy un film interessante in quanto ci parla di quanto sia pericoloso intrecciare business e affetti (specialmente se hai alle spalle dinamiche famigliari complicate) e di quanto sia complesso per una donna poter emergere in un mondo del lavoro sessista e spietato. Perché vederlo? Per chi scrive è interessante il passaggio in cui la protagonista realizza che per vendere un prodotto non basta una componente innovativa e pseudo miracolosa; la chiave di volta è riuscire a connettersi con il vissuto quotidiano - e le relative esigenze - del cliente. Da questa epifania sarà in grado di costruire le sue fortune.

  • Americani - Il manuale del perfetto venditore.

    Cinema & Lavoro è la sezione dedicata a tutti i nostri utenti cinefili dove andremo a raccogliere i migliori film sul mondo del lavoro. Americani (Glengarry Glen Ross), James Foley, 1992 (USA). Concediamoci un amarcord e facciamo un salto indietro ad inizio anni '90 per parlare del film più iconico che sia mai stato girato sul ruolo del venditore. In Americani (a proposito, pessima titolazione italiana ndr) c'è tutto quello che riguarda la dura vita del commerciale: il rapporto disfunzionale con il sales manager, in questo caso con dubbie esperienze di vendita e calato dall'alto dalla casa madre, gelosie, conflittualità (ma anche cameratismo) tra colleghi, la contrapposizione tra i diversi approcci alla vendita (l'affabulatore, l'aggressivo, il remissivo, il cinico...) e le personalità dei dei vari agenti, la fatica e l'adrenalina di soppesare vittorie e sconfitte quotidiane di una professione unicamente con la firma del cliente su un copia commissioni. Ad uno sguardo di un cinefilo degli anni duemila questo potrebbe sembrare un film age' - ed effettivamente dialoghi e fotografia dimostrano i loro anni - ma in realtà Americani è un film tremendamente attuale e non è un caso che alcune scene vengano ancora oggi riproposte in corsi di vendita e traning motivazionali. I supporti commerciali. "Vi danno i contatti, Mitch e Murray li hanno pagati parecchio" Contatti, ovvia traduzione dall'inglese lead. Siamo ad inizio anni 90 e i venditori protagonisti del film già lavorano su nominativi acquistati e forniti dall'azienda. Il porta-a-porta? Roba del passato e retaggio di quegli storici venditori, provenienti da un'epoca ruggente, considerati ormai figure in via di estinzione. Potremmo tranquillamente sovrapporre i dialoghi di Jack Lamon, Ed Harris e Al Pacino sulla qualità dei nominativi affidategli dall'azienda (e sulla loro attribuzione arbitraria da parte della mandante) a quelli che si sviluppano all'interno di una qualsiasi rete commerciale; a distanza di trent'anni probabilmente non noteremmo nessuna differenza.

  • La Legge del Mercato - La difficoltà di trovare un lavoro

    Cinema & Lavoro è la sezione dedicata a tutti i nostri utenti cinefili dove andremo a raccogliere i migliori film sul mondo del lavoro. La Legge del Mercato (La Loi du marché), Stéphane Brizé, 2015 (FR). Un film dolente e quanto mai attuale. Il regista, con taglio lucido e minimalista, descrive la precarietà del mondo del lavoro dopo la crisi del 2008. Il protagonista è Thierry - un ottimo Vincent Lindon, vincitore al Festival di Cannes del 2015 del premio come Miglior Attore - cinquantenne lasciato a piedi dall'azienda dove era impegnato da 25 anni, per la delocalizzazione della produzione. Thierry si trova stretto nella morsa di un mercato che, improvvisamente, sembra non più aver bisogno di lui; le agenzie di collocamento non riescono a prospettargli soluzioni - se non inutili corsi di formazione professionale - mentre i pochi colloqui ai quali riesce ad accedere, per lavori sottopagati, sono videocall tramite Skype (refrain che ci rimanda alle pratiche di recruiting degli ultimi mesi, ndr) che lo lasciano alla merce' di selezionatori poco interessati e dalla scarsa umanità. Dopo varie vicissitudini il protagonista riesce finalmente a trovare un impiego, come addetto alla sicurezza in un centro commerciale; è qui che il film ci pone innanzi alla fondamentale domanda sulla quale si sviluppa il plot della storia: cosa siamo disposti a sopportare pur di mantenere un lavoro ed uno stipendio? Narrazione lenta, una regia asciutta che utilizza attori non protagonisti, molti piani sequenza, nessun commento musicale e una fotografia cupa; è un film intimo e al contempo di denuncia, sicuramente non consigliabile ad un amante di pellicole blockbuster.

  • La Grande Scommessa - E' il mercato a far crollare la finanza o è il contrario?

    Cinema & Lavoro è la sezione dedicata a tutti i nostri utenti cinefili dove andremo a raccogliere i migliori film sul mondo del lavoro. La Grande Scommessa (The Big Short), Adam McKay, 2015 (USA). Mutui subprime, obbligazioni, Credit default Swap, CDO, CDO al quadrato, CDO sintetici... Si, molto probabilmente i temi trattati da questo film non saranno tra i più semplici per un pubblico generalista, a meno che voi non siate avvezzi alla materia, ciononostante il tentativo di semplificazione portato avanti da Adam McKay, attraverso un ampio utilizzo metafore e di voci fuoricampo, è apprezzabile. La pellicola, audace riadattamento della quasi omonima opera letteraria The Big Short: Inside the Doomsday Machine di Michael Lewis, ci accompagna nei meandri della crisi finanziaria del 2007/2008 focalizzandosi sulle storie incrociate, che precedono il fallimento di Lehman Brother, di sei protagonisti e sulle implicazioni morali delle loro scelte. Cast di prim'ordine, con una particolare menzione d'onore al solito talento camaleontico di Christian Bale (nei panni di Michael Burry, misantropo e geniale manager di un hedge found scopritore della bolla speculativa immobiliare e dei dati gonfiati dalle agenzie di rating sui mutui ipotecari) e ad uno Steve Carrell in grande spolvero (che interpreta Mark Baum, uno dei personaggi più interessanti del film, investitore spudorato e dalla vivida sofferenza, pedina organica al sistema finanziario e contemporaneamente suo grande accusatore). La Grande Scommessa si sviluppa su un interrogativo, ovvero perché le banche hanno prestato soldi a chi non aveva la possibilità di restituirli? Senza anticiparvi troppo, ammesso che siate tra i pochi a non aver ancora visto questo film, possiamo abbozzare in termini generici le cinque risposte che il regista ci fornisce: i basi tassi d'interesse imposti dalla banca centrale USA che permettevano alle banche di concedere facilmente i loro prestiti (anche a cattivi pagatori); commissioni provvigionali per gli agenti finanziari proporzionali al numero dei mutui venduti, indipendentemente dal grado di rischiosità o di insolvenza della clientela; valore degli immobili negli USA in costante crescita, con la possibilità per le banche di rilevare le case ai clienti insolventi per poi rivenderle a prezzi maggiorati, garantendosi quindi ulteriori profitti; la cessione dei mutui da parte delle Banche a terze entità che creò una catena di debito che convolse l'intera struttura finanziaria mondiale; interconnessione tra il sistema bancario e le agenzie di rating con quest' ultime che venivano remunerate dai soggetti che dovevano valutare. 5 candidature ai premi Oscar, La Grande Scommessa ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura non originale.

  • Promised Land - Una riflessione sul rapporto tra etica e affari

    Cinema & Lavoro è la sezione dedicata a tutti i nostri utenti cinefili dove andremo a raccogliere i migliori film sul mondo del lavoro. Promised Land, Gus Van Sant, 2012 (USA). Film attuale in questo periodo di razionamenti energetici, di speculazioni dei mercati finanziari e di corsa agli approvvigionamenti. Il mondo del lavoro è un terreno fertile per la narrazione cinematografica, e il regista Gus Van Sant ha offerto una prospettiva unica su questa tematica attraverso il suo film "Promised Land". Uscito nel 2012, il film esplora il complicato rapporto tra l'industria energetica, i suoi dipendenti e le comunità locali colpite dalla ricerca di risorse naturali. In questo articolo, esamineremo come "Promised Land" cattura le sfide etiche, i conflitti e le aspirazioni legate al lavoro in una società in evoluzione. La Sinossi di "Promised Land" di Gus Van Sant "Promised Land" è un film diretto da Gus Van Sant e scritto da John Krasinski e Matt Damon, che sono anche i protagonisti del film. La trama segue Steve Butler (interpretato da Damon) e Sue Thomason (interpretata da Frances McDormand), due venditori di una grande azienda energetica che cercano di ottenere contratti per l'estrazione di gas naturale tramite la tecnica dell'idraulica a fratturazione idraulica, o "fracking", in una piccola comunità agricola. Tuttavia, incontrano l'opposizione dei residenti locali e di un ambientalista, Dustin Noble (interpretato da John Krasinski). La Rappresentazione del Mondo del Lavoro "Promised Land" getta una luce intensa sul mondo del lavoro nell'industria energetica e come esso interagisca con le comunità locali. Gli scenari rurali del Midwest americano forniscono un'ambientazione perfetta per riflettere le sfide etiche e sociali che emergono dall'estrazione del gas naturale tramite il fracking. Il film mostra chiaramente il conflitto tra gli interessi economici e le preoccupazioni ambientali, mettendo in evidenza le difficili decisioni che i lavoratori dell'industria energetica devono affrontare quando il loro lavoro entra in collisione con la sostenibilità ambientale e il benessere delle comunità locali. Le Sfide Etiche e Morali Uno dei punti centrali di "Promised Land" è la lotta di Steve Butler con le sue stesse convinzioni etiche. Inizialmente determinato a concludere i contratti di fracking, Steve si scontra con il fatto che la sua azienda potrebbe danneggiare irrimediabilmente l'ambiente locale e la vita delle persone. Questo conflitto interiore è un aspetto chiave del film e richiama l'attenzione sui dilemmi etici che spesso accompagnano il lavoro in industrie a rischio ambientale. L'opposizione dei residenti locali e di Dustin Noble, l'ambientalista interpretato da Krasinski, mette Steve e Sue in una posizione difficile. Questo conflitto tra gli interessi aziendali e le preoccupazioni etiche solleva domande fondamentali sulla responsabilità delle imprese e la necessità di bilanciare i profitti con l'etica. Impatto sulle Comunità Locali "Promised Land" offre un'immagine schietta dell'impatto dell'industria energetica sulle comunità locali. Molti residenti della piccola città, inizialmente entusiasti dei contratti di fracking, iniziano a comprendere le conseguenze a lungo termine sul loro ambiente, sulla salute e sulla qualità della vita. Questo aspetto del film pone l'accento sull'importanza di coinvolgere le comunità locali nelle decisioni riguardanti lo sviluppo industriale. Il film riflette l'importanza di un dialogo aperto e trasparente tra le aziende e le comunità locali per mitigare gli effetti negativi e lavorare verso una convivenza sostenibile. La Ricerca della Realtà nel Lavoro Un tema ricorrente in "Promised Land" è la ricerca della realtà nel lavoro. Il personaggio di Steve Butler è il rappresentante dell'azienda che viaggia per firmare contratti. Nel corso del film, Steve inizia a mettere in discussione la sua percezione della realtà, in particolare quando scopre che le informazioni fornite dall'azienda potrebbero non essere del tutto veritiere. Questo aspetto del film solleva l'importante questione dell'onestà e della trasparenza nell'ambito del lavoro. Invita spettatori e lavoratori a esaminare criticamente le informazioni e a cercare la verità, soprattutto quando il loro lavoro può avere impatti significativi sulle vite delle persone e sull'ambiente. Quando la vendita non è al servizio dell'etica. Il protagonista, Steve Butler (interpretato da Matt Damon) e la sua collega Sue Thomason (la sempre bravissima Frances McDormand) sciorina il manuale delle tecniche di vendita, dimostrandoci cosa vuol dire vendere con assertività: conoscere le esigenze del cliente (in questo caso, giocare sull'economia stagnante della cittadina), indurre il bisogno (la necessità degli abitanti di un maggior benessere e di poter aspirare ad una vita "migliore"), offrire al cliente la soluzione (la pioggia di $ in arrivo dalla compagnia). Inoltre, provenendo egli stesso da una zona rurale, il protagonista conosce perfettamente il contesto in cui si sta muovendo e questo gli permette di comprendere la psicologia dei potenziali "clienti": sa già quali saranno le obiezioni che dovrà smontare e quali argomentazioni e leve commerciali dovrà utilizzare. Conclusioni In conclusione, "Promised Land" di Gus Van Sant è un film che offre uno sguardo profondo e coinvolgente sul mondo del lavoro nell'industria energetica e i dilemmi etici, sociali ed economici ad esso associati. Il film solleva questioni importanti sull'etica, l'ambiente, la responsabilità delle aziende e la ricerca della verità nel lavoro. "Promised Land" rappresenta una fonte di riflessione per il pubblico, gli ambientalisti e i decisori aziendali. Ci invita a esaminare le complesse implicazioni del lavoro in industrie ad alto impatto ambientale e a cercare un equilibrio tra i benefici economici e la sostenibilità a lungo termine. È un richiamo all'importanza di un dialogo aperto, di decisioni informate e dell'etica nel mondo del lavoro. Film scorrevole, durata 106 minuti.

  • Light for the Youth - Il mondo distopico dei call center

    Cinema & Lavoro è la sezione dedicata a tutti i nostri utenti cinefili dove andremo a raccogliere i migliori film sul mondo del lavoro. Light for the Youth, Shin Su-won, 2019 (KOR). Quanto bello e denso è il cinema coreano? Questo film potrebbe essere stato girato in qualsiasi città del mondo e parte da una riflessione sulla difficile condizione vissuta dai giovani che, affacciatisi al mondo del lavoro, rischiano di rimanerne schiacciati. Il cinema, spesso, ha il potere di riflettere le sfide e le realtà del mondo in cui viviamo. Nel film "Light for the Youth" della regista sudcoreana Shin Su-won, viene esplorato il mondo del lavoro, le aspirazioni e le difficoltà dei giovani professionisti. In questo articolo, ci immergeremo nel film, analizzando come essa abbia catturato con maestria i dilemmi e le esperienze dei lavoratori moderni, e come le sue rappresentazioni possano fornire importanti spunti di riflessione per il pubblico e le aziende. Il protagonista di questa storia è June, diciannovenne che lavora in un call center per il recupero crediti. June è un ragazzo pulito, sincero, sensibile. E' il suo primo lavoro ed è evidente che questo non sia il suo contesto ideale: gli orari sono alienanti e le modalità in cui le telefonate vengono svolte sono crudeli e ciniche. La sua manager del call center si chiama Se-yeon ed è madre di una ragazza coetanea di June, Mirae. Se-yeon prova simpatia per il ragazzo ma anche lei è vittima dello stesso sistema che l'ha trasformata in una persona depressa e ormai disillusa. Un giorno June scompare, lasciando una lettera che fa presagire il peggio; ben presto però Se-yeon incomincerà a ricevere delle mail, apparentemente provenienti dal ragazzo scomparso... La Rappresentazione del Mondo del Lavoro Il film "Light for the Youth" cattura in modo realistico le dinamiche del mondo del lavoro moderno. Presenta un'azienda competitiva e ambiziosa, che richiede ai suoi dipendenti di prestazioni sempre più elevate. Ji-soo, Min-jun e Hye-ri si trovano costantemente sotto pressione per produrre risultati e soddisfare le aspettative della loro azienda. Questo scenario riflette una realtà con cui molti giovani professionisti si possono identificare. La competitività, la costante richiesta di performance e il desiderio di progresso possono portare a un ambiente lavorativo estremamente stressante. "Light for the Youth" ci invita a riflettere sul prezzo che spesso si paga per il successo professionale. La Lotta per il Riconoscimento Nel film, assistiamo anche alla lotta dei personaggi principali per ottenere il riconoscimento e il successo nel loro lavoro. Ji-soo è una giovane manager che si sforza di affermarsi in un mondo dominato dagli uomini, Min-jun è un talentuoso designer che cerca di far emergere la sua creatività in un ambiente aziendale conservatore, mentre Hye-ri è una specialista del marketing che deve lottare per emergere tra la concorrenza. Questi personaggi incarnano la lotta che molti giovani professionisti affrontano nel cercare di essere riconosciuti per il loro talento e le loro capacità. Il film ci ricorda che il successo spesso richiede un duro lavoro e una determinazione incrollabile. La Sfida dell'Integrità Personale "Light for the Youth" mette in evidenza anche la sfida di mantenere l'integrità personale nel contesto del lavoro. Mentre cercano di scalare la gerarchia aziendale, i personaggi principali si trovano a dover prendere decisioni difficili che possono mettere in discussione i loro principi e valori. Questo aspetto del film solleva importanti domande etiche che toccano i giovani professionisti. In un mondo in cui il successo può spesso sembrare essere strettamente legato a compromessi morali, come si può mantenere la propria integrità? Le Relazioni Interpersonali e il Lavoro Un aspetto notevole di "Light for the Youth" è il ruolo delle relazioni interpersonali nel contesto del lavoro. Le amicizie, le alleanze e le rivalità tra i personaggi sono centrali per la trama del film. Questo ci ricorda quanto le relazioni professionali possano influenzare il nostro percorso di carriera e la nostra felicità. Il film ci insegna che il sostegno di colleghi fidati può fare la differenza tra il successo e il fallimento. D'altra parte, le rivalità possono portare a tensioni e conflitti che minano l'ambiente lavorativo. La Ricerca del Significato nel Lavoro Uno dei temi chiave di "Light for the Youth" è la ricerca del significato nel lavoro. I personaggi principali si interrogano sulla natura del successo e su cosa significhi davvero avere successo nella vita. Questo è un aspetto profondamente umano con cui molti spettatori possono identificarsi, specialmente in un mondo sempre più orientato verso il lavoro e il successo professionale. Il film è una riflessione cupa e dolorosa, con sfumature noir, sul precariato che attanaglia il mercato del lavoro e sull'insensatezza di immollare la propria giovinezza ad impieghi disumanizzanti e sottopagati. Quegli anni non torneranno più indietro. Le scene del call center ricordano con realismo ciò che accade all'interno di molti outbound, anche nostrani. Film consigliatissimo ai cultori del genere, al momento disponibile solo in lingua originale con sottotitoli in inglese.

  • Il recruitment in Italia: affrontare il Gender Gap e l'ispirazione dal Premio Nobel Claudia Goldin

    L'uguaglianza di genere è un argomento centrale in tutto il mondo, ma in Italia, come in molte altre nazioni, il divario di genere nel mondo del lavoro continua a essere una sfida persistente. Tuttavia, c'è speranza per un cambiamento positivo e il Premio Nobel per l'Economia del 2023, assegnato a Claudia Goldin, ci offre un'opportunità unica di esaminare da vicino il problema del gender gap in Italia e le soluzioni possibili attraverso la lente dell'economia del lavoro. In questo articolo, esploreremo il gender gap in Italia, le influenze della ricerca di Claudia Goldin e come migliorare la ricerca e selezione del personale per affrontare questo problema critico. Il Gender Gap in Italia: Una Panoramica Il gender gap è la disparità di trattamento e opportunità tra uomini e donne in vari aspetti della società, con particolare attenzione all'ambito lavorativo. In Italia, il gender gap è una questione che coinvolge non solo il divario salariale tra uomini e donne, ma anche la sotto-rappresentanza delle donne in ruoli di leadership e la presenza limitata di donne in settori tradizionalmente maschili. Secondo i dati dell'Istat (Istituto Nazionale di Statistica), nel 2020 il divario retributivo di genere era ancora significativo. In media, le donne guadagnavano circa il 16,6% in meno degli uomini. Questa disparità è dovuta a diversi fattori, tra cui la segregazione occupazionale, la divisione del lavoro non retribuito e gli stereotipi di genere che influenzano le scelte di carriera. Il Lavoro di Claudia Goldin e il Premio Nobel Claudia Goldin, economista statunitense, ha dedicato gran parte della sua carriera all'analisi del gender gap nel mondo del lavoro e alla ricerca di soluzioni. Il suo lavoro si concentra sull'importanza della flessibilità del lavoro, della riduzione della segregazione occupazionale e della promozione dell'uguaglianza di genere. Nel 2023, Claudia Goldin è stata insignita del Premio Nobel per l'Economia per le sue ricerche pionieristiche sulla formazione delle carriere, le aspettative salariali e il gender gap. Il suo lavoro ha dimostrato che il gender gap non è semplicemente una questione di discriminazione salariale, ma è profondamente radicato in dinamiche complesse che influenzano le scelte di carriera delle donne. Applicazioni Pratiche della Ricerca di Claudia Goldin in Italia Le ricerche di Claudia Goldin hanno profonde implicazioni per l'Italia e la sua sfida di affrontare il gender gap. Ecco alcune applicazioni pratiche delle sue scoperte nel contesto italiano: 1. Promozione della Flessibilità del Lavoro Un aspetto fondamentale del lavoro di Goldin è la promozione della flessibilità del lavoro. In Italia, il lavoro flessibile può aiutare a ridurre il gender gap consentendo alle donne di bilanciare meglio le responsabilità familiari e professionali. Le aziende possono adottare politiche di lavoro flessibile che includano orari flessibili, il lavoro da remoto e la condivisione del lavoro. 2. Affrontare la Segregazione Occupazionale La segregazione occupazionale è un altro problema critico. In Italia, alcune professioni e settori sono ancora dominati da uomini, mentre altri da donne. Le aziende dovrebbero lavorare per promuovere una maggiore diversità in tutti i settori, inclusi quelli tradizionalmente maschili. La promozione di programmi di formazione e la creazione di opportunità di mentoring possono aiutare a sfidare questa segregazione. 3. Riconoscimento del Lavoro Non Retribuito La divisione del lavoro non retribuito, come il lavoro domestico e le cure familiari, è spesso una sfida per le donne. In Italia, è importante promuovere un riconoscimento adeguato di questo lavoro e offrire politiche che lo supportino, come il congedo parentale retribuito e l'accesso a servizi di assistenza all'infanzia di alta qualità. 4. Sensibilizzazione e Formazione La sensibilizzazione e la formazione svolgono un ruolo cruciale nel cambiare gli stereotipi di genere. Le aziende possono promuovere programmi di sensibilizzazione e formazione che sfidino gli stereotipi di genere e promuovano l'uguaglianza di opportunità. Migliorare la Ricerca e Selezione del Personale in Italia Per affrontare il gender gap in Italia, è essenziale migliorare i processi di ricerca e selezione del personale. Ecco alcune strategie chiave per farlo: 1. Diversità nei Comitati di Selezione Assicurarsi che i comitati di selezione siano diversificati dal punto di vista di genere e background. Questo contribuisce a evitare pregiudizi impliciti e a promuovere una selezione basata sul merito. 2. Valutazione Obiettiva delle Competenze Utilizzare metodi di valutazione oggettivi e basati sulle competenze per evitare la discriminazione di genere. Questo può includere test, valutazioni standardizzate e interviste strutturate. 3. Monitoraggio dei Risultati Monitorare costantemente i risultati della ricerca e selezione del personale per identificare eventuali disparità di genere e apportare correzioni tempestive. 4. Promozione della Diversità e Inclusione Promuovere attivamente la diversità e l'inclusione all'interno dell'organizzazione. Questo può essere fatto attraverso politiche di assunzione inclusive, programmi di mentoring e programmi di sviluppo professionale. Conclusioni Il gender gap in Italia rappresenta una sfida significativa, ma la ricerca di Claudia Goldin e il suo recente Premio Nobel offrono un'ispirazione e un orientamento preziosi. Affrontare il gender gap richiede un impegno continuo da parte di individui, aziende e governo. Migliorare i processi di ricerca e selezione del personale è un passo essenziale in questa direzione, e le lezioni tratte dalla ricerca di Claudia Goldin possono essere applicate con successo in Italia. Affrontare il gender gap non è solo una questione di giustizia sociale, ma anche un modo per migliorare l'economia e la competitività del paese. Quando le donne hanno pari opportunità e sono in grado di realizzare il proprio potenziale, l'intera società ne beneficia. Le donne possono contribuire in modo significativo all'innovazione, alla produttività e al successo delle organizzazioni. Pertanto, investire nell'uguaglianza di genere è un investimento per il futuro dell'Italia. È importante notare che affrontare il gender gap richiede un impegno a lungo termine e un cambiamento culturale. Non esiste una soluzione unica, ma piuttosto una serie di azioni coordinate che devono essere prese da parte delle istituzioni pubbliche e private. Le aziende, in particolare, svolgono un ruolo cruciale nel plasmare l'ambiente di lavoro e nella promozione dell'uguaglianza di genere. Il riconoscimento del Premio Nobel di Claudia Goldin è un richiamo all'importanza di continuare a lavorare per l'uguaglianza di genere in tutto il mondo. Il suo lavoro offre una guida preziosa per affrontare il gender gap in Italia, ma spetta a noi tutti mettere in pratica queste conoscenze e creare un futuro più equo e inclusivo. In conclusione, il gender gap in Italia è una sfida che richiede un impegno costante da parte di tutti noi. Attraverso l'applicazione delle lezioni tratte dalla ricerca di Claudia Goldin e il miglioramento dei processi di ricerca e selezione del personale, possiamo compiere progressi significativi verso un'Italia in cui uomini e donne abbiano pari opportunità nel mondo del lavoro. Affrontare il gender gap è non solo una questione di giustizia, ma anche un modo per stimolare la crescita economica e migliorare la società nel suo complesso. Il tempo per l'azione è adesso, e possiamo guardare al futuro con ottimismo, ispirati dalla visione di un'Italia più equa e inclusiva. Se ti è piaciuto questo articolo e hai bisogno di un supporto specializzato contattaci, il nostro team commerciale è a tua disposizione per provare a studiare insieme a te un modello di recruiting in linea con le tue necessità e la tua cultura aziendale.

  • L'importanza dell'intelligenza emotiva nelle vendite.

    Nel mondo delle vendite, l'intelligenza emotiva sta diventando sempre più riconosciuta come una competenza essenziale per il successo. L'intelligenza emotiva si riferisce alla capacità di comprendere e gestire le proprie emozioni, nonché di riconoscere ed empatizzare con le emozioni degli altri. Mentre la competenza tecnica e le abilità di vendita tradizionali rimangono importanti, l'intelligenza emotiva offre un vantaggio distintivo, consentendo ai professionisti delle vendite di stabilire connessioni più forti con i clienti e di raggiungere risultati di vendita superiori. In questo articolo, esploreremo l'importanza dell'intelligenza emotiva nelle vendite e forniremo una solida base di supporto attraverso fonti di articoli e libri. Creazione di relazioni con i clienti Nelle vendite, stabilire e mantenere relazioni solide con i clienti è fondamentale per il successo a lungo termine. L'intelligenza emotiva gioca un ruolo critico in questo processo. Secondo l'articolo "The Importance of Emotional Intelligence in Sales" pubblicato su Sales Hacker, l'intelligenza emotiva consente ai venditori di creare un ambiente di fiducia e rispetto reciproco con i clienti. Questo coinvolge l'empatia, la capacità di comprendere le esigenze e i desideri dei clienti e di rispondere ad essi in modo adeguato. Daniel Goleman, uno dei principali esperti di intelligenza emotiva, ha sottolineato l'importanza della consapevolezza di sé e dell'empatia nel suo libro "Working with Emotional Intelligence". Secondo Goleman, i venditori che dimostrano una maggiore consapevolezza emotiva possono adattarsi meglio alle esigenze dei clienti e sono in grado di costruire relazioni autentiche basate sulla comprensione reciproca. Questa capacità di stabilire un legame emotivo con i clienti è fondamentale per instaurare rapporti di fiducia e per influenzare positivamente le decisioni di acquisto. Gestione delle obiezioni e delle critiche Durante il processo di vendita, i venditori si trovano spesso ad affrontare obiezioni e critiche da parte dei clienti. La capacità di gestire efficacemente queste situazioni richiede un alto livello di intelligenza emotiva. Secondo l'articolo "The Emotional Intelligence Advantage in Sales" pubblicato su Forbes, i venditori con un'alta intelligenza emotiva sono in grado di controllare le proprie emozioni e rispondere in modo costruttivo, senza reagire in modo impulsivo o difensivo. L'autrice e formatrice Colleen Stanley ha dedicato un intero libro, intitolato "Emotional Intelligence for Sales Success", all'importanza dell'intelligenza emotiva nelle vendite. Nel libro, Stanley sottolinea come la gestione delle emozioni sia cruciale per superare le obiezioni dei clienti e per affrontare le critiche in modo professionale. I venditori che dimostrano una maggiore intelligenza emotiva possono trasformare le obiezioni dei clienti in opportunità di vendita, riconoscendo e risolvendo le preoccupazioni dei clienti con empatia e calma. Comunicazione efficace La comunicazione è un elemento chiave delle vendite, e l'intelligenza emotiva svolge un ruolo fondamentale nel favorire una comunicazione efficace con i clienti. Secondo l'articolo "The Role of Emotional Intelligence in Sales" pubblicato su Harvard Business Review, l'intelligenza emotiva aiuta i venditori a leggere e interpretare i segnali non verbali dei clienti, come l'espressione facciale e il linguaggio del corpo. Questa consapevolezza emotiva consente ai venditori di adattare il proprio stile di comunicazione per creare un'interazione più positiva e coinvolgente. Un altro libro rilevante sull'argomento è "Emotional Intelligence in Sales Leadership" di Colleen Stanley. Nel libro, Stanley evidenzia l'importanza di ascoltare attivamente i clienti e di rispondere alle loro esigenze con empatia. L'intelligenza emotiva permette ai venditori di sintonizzarsi con i clienti, di capire le loro preoccupazioni e di comunicare in modo chiaro e persuasivo. Questo tipo di comunicazione efficace può influenzare notevolmente le decisioni di acquisto dei clienti. La scuola italiana: come viene trattato l'argomento dagli esperti del nostro Paese. In Italia, ci sono diversi autori che hanno trattato l'argomento dell'intelligenza emotiva nelle vendite. Ecco alcuni di loro: Paolo Borzacchiello: È autore di "Vendere con l'intelligenza emotiva" (2017), un libro che esplora come l'intelligenza emotiva possa influenzare positivamente le vendite. Borzacchiello fornisce consigli pratici su come sviluppare le competenze emotive per migliorare l'efficacia delle vendite. Maurizio Cecconi: È autore di "La vendita di successo: Emozioni e intelligenza emotiva" (2010). In questo libro, Cecconi mette in luce l'importanza delle emozioni nel processo di vendita e illustra come l'intelligenza emotiva possa aiutare i venditori a raggiungere risultati di successo. Daniele Piazza: È autore di "Il sales performer: Come sviluppare l'intelligenza emotiva per vendere di più" (2018). Il libro di Piazza si concentra sulla connessione tra intelligenza emotiva e performance di vendita, offrendo strategie per sviluppare e utilizzare le competenze emotive per migliorare le prestazioni. Bruno Faidutti: È autore di "Emozioni vincenti: L'intelligenza emotiva nelle vendite" (2015). Questo libro affronta l'importanza delle emozioni e dell'intelligenza emotiva nel contesto delle vendite, fornendo strumenti pratici per comprendere e gestire le emozioni durante l'interazione con i clienti. Cambiare il paradigma della vendita: dal pushing all'empatia Per concludere la nostra disamina, l'intelligenza emotiva gioca un ruolo fondamentale nelle vendite. Attraverso la capacità di creare relazioni solide con i clienti, gestire le obiezioni e le critiche e comunicare in modo efficace, i venditori che dimostrano un'alta intelligenza emotiva possono ottenere risultati di vendita superiori. Fonti come gli articoli di Sales Hacker e Forbes, insieme ai libri di esperti come Daniel Goleman e Colleen Stanley, forniscono una solida base di supporto per comprendere l'importanza dell'intelligenza emotiva nelle vendite. L'industria delle vendite è in continua evoluzione, ma l'intelligenza emotiva rimane un fattore chiave per il successo. Investire nello sviluppo delle competenze emotive può aiutare i venditori a distinguersi dalla concorrenza, a stabilire connessioni significative con i clienti e a raggiungere risultati di vendita eccezionali. Se ti è piaciuto questo articolo e hai bisogno di un supporto specializzato contattaci, il nostro team commerciale è a tua disposizione per provare a studiare insieme a te un modello di recruiting in linea con le tue necessità e la tua cultura aziendale.

  • Dalla gerarchia alla collaborazione: l'evoluzione dei modelli di leadership commerciale

    Negli ultimi anni, i modelli di gestione commerciale sono evoluti in modo significativo. In particolare, sono emerse nuove forme di leadership e organizzazione che stanno cambiando il modo in cui le aziende operano e si relazionano con i propri clienti. In questo articolo, esploreremo la differenza tra la leadership commerciale gerarchica, l'organizzazione a matrice e i nuovi modelli di gestione commerciale innovativi. Utilizzeremo citazioni e riferimenti a libri per approfondire le principali caratteristiche di ciascuno di questi modelli e per comprendere come le aziende possono trarne vantaggio. La leadership commerciale gerarchica è un modello di gestione che si basa su una gerarchia rigida e strutturata. In questo modello, il potere e l'autorità sono concentrati in cima alla gerarchia, mentre i livelli inferiori eseguono gli ordini e prendono decisioni limitate. Secondo John Kotter, autore di "Leading Change", questo modello può essere efficace in situazioni in cui l'ambiente è stabile e prevedibile. Tuttavia, in un ambiente in rapida evoluzione, la leadership gerarchica può essere inefficace e impedire l'innovazione e l'adattamento. L'organizzazione a matrice è un modello di gestione che si basa su una struttura di gestione a due dimensioni. In questo modello, i dipendenti lavorano in team funzionali e in team di progetto. Questo modello consente di combinare le competenze funzionali e di progetto per rispondere alle esigenze dei clienti in modo più efficiente e flessibile. Secondo Jay R. Galbraith, autore di "Designing Matrix Organizations that Actually Work", l'organizzazione a matrice può essere efficace in situazioni in cui le aziende devono rispondere rapidamente alle esigenze dei clienti e adattarsi a un ambiente in continua evoluzione. Tuttavia, i nuovi modelli di gestione commerciale innovativi stanno cambiando il modo in cui le aziende operano e si relazionano con i propri clienti. Questi modelli di gestione si basano sulla collaborazione, l'empowerment dei dipendenti e l'agilità organizzativa. Secondo Eric Ries, autore di "The Lean Startup", le aziende possono utilizzare approcci innovativi come il lean startup per testare rapidamente le loro idee e adattarsi alle esigenze dei clienti in tempo reale. Inoltre, secondo Simon Sinek, autore di "Start with Why", le aziende di successo si concentrano sulla motivazione e l'ispirazione dei loro dipendenti e dei loro clienti. Questo significa creare un senso di scopo e di significato per i dipendenti e concentrarsi sui bisogni dei clienti invece di concentrarsi solo sul profitto. In generale, i nuovi modelli di gestione commerciale innovativi stanno cambiando il modo in cui le aziende operano e si relazionano con i propri clienti. Questi modelli di gestione si basano sulla collaborazione, l'empowerment dei dipendenti e l'agilità organizzativa. Le aziende che abbracciano questi modelli possono trarne vantaggio in molti modi, tra cui una maggiore flessibilità, un'innovazione più rapida e una maggiore soddisfazione dei clienti e dei dipendenti. In particolare, il modello del lean startup può essere particolarmente efficace per le aziende che cercano di sviluppare nuovi prodotti o servizi. Questo modello consente alle aziende di testare rapidamente le loro idee e di adattarsi alle esigenze dei clienti in tempo reale. Secondo Eric Ries, autore di "The Lean Startup", "La startup di successo è la flessibilità incarnata. È un'organizzazione che cambia costantemente per soddisfare le esigenze dei clienti in rapida evoluzione". Inoltre, secondo Simon Sinek, le aziende di successo si concentrano sulla motivazione e l'ispirazione dei loro dipendenti e dei loro clienti. Questo significa creare un senso di scopo e di significato per i dipendenti e concentrarsi sui bisogni dei clienti invece di concentrarsi solo sul profitto. Secondo Sinek, "le persone non comprano quello che fai, ma comprano perché lo fai". Inoltre, l'empowerment dei dipendenti è una caratteristica chiave dei nuovi modelli di gestione commerciale innovativi. In questi modelli, i dipendenti sono incoraggiati a prendere decisioni autonome e a contribuire attivamente alle attività dell'azienda. Secondo Gary Hamel e Michele Zanini, autori di "Humanocracy", "Le organizzazioni agili funzionano sulla base di un principio fondamentale: ogni persona è responsabile di fare la cosa giusta per l'organizzazione". In definitiva, i nuovi modelli di gestione commerciale innovativi stanno cambiando il modo in cui le aziende operano e si relazionano con i propri clienti. Questi modelli si basano sulla collaborazione, l'empowerment dei dipendenti e l'agilità organizzativa, e possono portare a una maggiore flessibilità, innovazione più rapida e maggiore soddisfazione dei clienti e dei dipendenti. Mentre la leadership commerciale gerarchica e l'organizzazione a matrice possono ancora essere efficaci in determinate situazioni, le aziende che abbracciano i nuovi modelli di gestione commerciale innovativi possono trarre vantaggio da un vantaggio competitivo significativo. Se ti è piaciuto questo articolo e hai bisogno di un supporto specializzato contattaci, il nostro team commerciale è a tua disposizione per provare a studiare insieme a te un modello di recruiting in linea con le tue necessità e la tua cultura aziendale.

  • Cassa integrazione e Fondo per esonero contributi per autonomi e professionisti: come funziona?

    In data 21 dicembre 2020 è stata inserita nella legge di Bilancio 2021, l'Indennità straordinaria di continuità reddituale ed operativa (definita anche con l'acronimo ISCRO) per i professionisti non ordinistici e i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata. Il contributo, pensato come ammortizzato sociale a supporto delle partite iva danneggiate dal periodo pandemico causato dal covid-19, verrà erogato nel triennio 2021/23 direttamente dall'INPS e prevede 6 mensilità che possono variare tra i 250 euro a 800 euro mensili. L' ISCRO sarà un supporto reddituale pensato per 300.000 nuovi professionisti quali venditori, consulenti commerciali web e social manager, pubblicitari, etc..., escludendo tutti gli iscritti a una cassa di previdenza privata, come architetti, avvocati, medici, giornalisti, etc. La condizione fondamentale per accedere al suddetto supporto una flessione pari o superiore al 50% della propria attività economica a causa della pandemia parametrata ai fatturati realizzati nei 3 anni precedenti alla richiesta. I liberi professionisti che vorranno accedere all'ISCRO dovranno rispettare inoltre i seguenti parametri: a. non devono essere titolari di trattamento pensionistico diretto e assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie; b. non devono essere beneficiari di reddito di cittadinanza; c. hanno dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 8.145 euro, annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati rispetto all’anno precedente; d. sono in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria; e. sono titolari di partita IVA attiva da almeno 4 anni alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’attuale iscrizione alla gestione previdenziale. I requisiti di cui alle lettere a) e b) devono essere mantenuti anche durante la percezione dell’indennità. Modalità di erogazione e di domanda Ricordiamo che l’indennità è pari al 25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito liquidato dall’Agenzia delle Entrate. Detta indennità viene erogata dall'INPS in 6 mensilità, di importo variabile da un minimo di 250 euro a un massimo di 800 euro al mese, sulla base della variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie. Il beneficio spetta a decorrere dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda, non comporta accredito di contribuzione figurativa e non concorre alla formazione del reddito ai sensi del TUIR. La domanda di ISCRO, con l’autocertificazione dei redditi prodotti, è presentata, in via telematica, all'INPS, entro il termine, fissato a pena di decadenza, del 31 ottobre di ciascuno degli anni dal 2021 al 2023. La prestazione può essere richiesta una sola volta nel triennio. Sottolineiamo come l'erogazione dell'ISCRO sia vincolata alla partecipazione da parte del richiedente a percorsi di aggiornamento professionale sotto diretta verifica da parte dell'ANPAL. La cessazione della partita IVA durante il trattamento di indennità determina l'immediata cessazione della stessa, con recupero delle mensilità eventualmente erogate dopo la data indicata come fine attività Contribuzione aggiuntiva Per far fronte ai costi legati alla nuova prestazione, all'interno del Decreto è stato indicato un aumento dell'aliquota aggiuntiva dovuta alla Gestione separata di cui all'articolo 59, comma 16, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 pari a 0,26 punti percentuali nel 2021 e a 0,51 per il 2022 e 2023. Il contributo è applicato sul reddito da lavoro autonomo (di cui all’art. 53, c. 1, del D.P.R 917/1986), in base agli stessi criteri stabiliti ai fini IRPEF e come risulta dalla relativa dichiarazione annuale dei redditi e dagli accertamenti definitivi. Registriamo a tal fine le parole di Emiliana Alessandrucci, presidente CoLAP - Coordinamento libere associazioni professionali: “servono interventi che diano reali aiuti ai professionisti, non il contrario”. Secondo le stime del CoLAP infatti il sostegno, infatti, andrà solo a chi avrà maturato un reddito inferiore a 8.145 euro, poco più di 650 euro al mese, mentre il costo della misura sarà spalmato su tutte le Partite Iva, visto che verrà finanziato con un aumento dell’aliquota aggiuntiva dello 0,28%. Fondo per l’esonero dal pagamento dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti L'emendamento alla legge di Bilancio 2021 a firma Chiara Gribaudo (Pd) sulla cig per le Partite Iva si accompagna ad un anno contributivo bianco, ossia alla volontà di escludere per un anno dal versamento dei contributi minimi gli autonomi con ricavi o compensi inferiori ai 50 mila euro che hanno registrato un calo del fatturato del 33% durante il lockdown. Nello specifico il Fondo, con una dotazione finanziaria iniziale di 1 miliardo di euro per il 2021, finanzierà l’esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali (ad esclusione dei premi dovuti all’INAIL) dovuti: - dai lavoratori autonomi e dai professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS e dai professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza che abbiano percepito nell’anno d’imposta 2019 un reddito complessivo non superiore a 50.000,00 euro e abbiano subito un calo di fatturato o dei corrispettivi nell’anno 2020 rispetto all’anno 2019 non inferiore al 33%; - dai medici, dagli infermieri e dagli altri professionisti ed operatori di cui alla L. 3/2018 (recante disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute) assunti per l’emergenza Covid 19 e già in quiescenza (comma 2, ultimo periodo).

  • Leadership commerciale: i nuovi modelli per un'azienda moderna

    Il mondo del business è in costante evoluzione e la leadership e la comunicazione commerciale non sono da meno. Negli ultimi anni, abbiamo assistito all'emergere di nuovi modelli di leadership e di comunicazione commerciale che sono stati guidati dalle esigenze di una società sempre più digitale, globale e in continuo cambiamento. In questo articolo, esploreremo alcuni di questi nuovi modelli grazie anche all'ausilio di alcuni autori che stanno indagando questo profondo mutamento in corso. Un libro che ha influenzato molti dei nuovi modelli di leadership è "Dare to Lead" di Brené Brown (la trasposizione italiana, "Osare in Grande" non è altrettanto efficace). In questo libro, Brown sostiene che i leader di successo sono quelli che sanno come essere vulnerabili, trasparenti e autentici. Essi sono in grado di creare un ambiente in cui gli altri si sentono sicuri di esprimere le loro idee e di prendere rischi. Secondo la Brown, la vulnerabilità non è una debolezza, ma piuttosto una forza, poiché ci permette di connetterci con gli altri su un livello umano. Un altro libro che ha influenzato i nuovi modelli di leadership è "Radical Candor" di Kim Scott. In questo libro, Scott sostiene che i leader devono avere la capacità di fornire feedback sincero e diretto ai loro dipendenti. Secondo Scott, il feedback è uno dei modi più importanti per far crescere i dipendenti e l'azienda stessa. Tuttavia, il feedback deve essere dato con cura e con l'intenzione di aiutare i dipendenti a migliorare, piuttosto che per criticare o umiliare. Anche i responsabili vendite possono trarre vantaggio dai nuovi modelli di leadership e di comunicazione commerciale. In particolare, ci sono alcune abilità che sono diventate sempre più importanti per i responsabili vendite di successo. Una di queste abilità è la capacità di ascoltare attivamente i clienti. Secondo Mark Goulston, autore di "Just Listen: Discover the Secret to Getting Through to Absolutely Anyone", la maggior parte delle persone non ascolta veramente gli altri. Questo è particolarmente vero nel mondo delle vendite, dove i rappresentanti spesso cercano di convincere i clienti a comprare il loro prodotto o servizio invece di ascoltare le loro esigenze e le loro preoccupazioni. I responsabili vendite che sono in grado di ascoltare attivamente i loro clienti e di rispondere alle loro preoccupazioni possono costruire relazioni di fiducia con i loro clienti e di conseguenza aumentare le possibilità di vendita. Inoltre, come abbiamo già visto in precedenti articoli, i responsabili vendite devono essere in grado di lavorare in modo collaborativo con altri membri del team. Questo significa comunicare in modo efficace con altri dipartimenti, come marketing e supporto tecnico, e collaborare per creare una strategia di vendita coerente e efficace. I responsabili vendite che sono in grado di lavorare in modo collaborativo possono contribuire al successo dell'azienda nel suo complesso e costruire relazioni durature con i loro colleghi. Ma come possono i leader e le aziende adattarsi a questi nuovi modelli di leadership e di comunicazione commerciale? Innanzitutto, devono essere disposti a fare affidamento sulla tecnologia e ad adottare nuovi strumenti e metodi di lavoro. In secondo luogo, devono essere disposti a essere vulnerabili e ad essere autentici con i loro dipendenti e con i loro clienti; come ha detto Brené Brown, la vulnerabilità e l'autenticità sono diventati tratti importanti per i leader di successo. Questi tratti consentono ai leader di connettersi con i loro dipendenti su un livello umano e di creare un ambiente di lavoro in cui gli altri si sentono sicuri di esprimere le loro idee e di prendere rischi. L'autenticità è anche importante nella comunicazione commerciale, poiché i clienti sono sempre alla ricerca di marchi e di aziende che sono oneste e trasparenti. Infine, devono essere pronti a fornire feedback sincero e diretto ai loro dipendenti, poiché questo è uno dei modi più importanti per far crescere l'azienda. I leader che sono in grado di fornire feedback in modo efficace possono aiutare i loro dipendenti a raggiungere il loro pieno potenziale e contribuire al successo dell'azienda. Si può dire quindi che i nuovi modelli di leadership e di comunicazione commerciale richiedono una maggiore flessibilità e adattabilità da parte dei leader e delle aziende. Ciò significa essere pronti a sperimentare strumenti e metodi di lavoro alternativi, adottando una mentalità aperta e a creando nuovi ambienti di lavoro e nuove modalità di leadership. Nel prossimo articolo ne indagheremo alcune. Se ti è piaciuto questo articolo e hai bisogno di un supporto specializzato contattaci, il nostro team commerciale è a tua disposizione per provare a studiare insieme a te un modello di recruiting in linea con le tue necessità e la tua cultura aziendale.

  • Sales trend: le tendenze più interessanti previste nel 2023

    Dopo aver approfondito alcune delle tendenze previste per il 2023 nel mercato del lavoro, in questo articolo faremo lo stesso ma cercando di focalizzarci sui trend di vendita più promettenti previsti per il 2023, per aiutarvi a preparare al meglio la tua strategia di vendita e a sfruttare al massimo le opportunità di mercato. Vendita di prodotti sostenibili e a impatto ambientale ridotto, LA tendenza del presente (e futuro) La vendita di prodotti sostenibili e a impatto ambientale ridotto sta diventando sempre più popolare, poiché la consapevolezza ambientale sta crescendo tra i consumatori di tutto il mondo. Questi consumatori sono alla ricerca di prodotti che non solo soddisfino le loro esigenze, ma che anche non causino danni all'ambiente. Inoltre, le politiche ambientali più rigorose (guardiamo, ad esempio, ciò che sta succedendo in Commissione Europea, ndr) stanno diventando sempre più importanti e le aziende stanno cercando di adattarsi per mantenere la loro reputazione e attrarre nuovi clienti. Questo sta spingendo molte aziende a sviluppare prodotti più sostenibili e a ridurre il loro impatto ambientale, creando così una domanda sempre crescente per questi tipi di prodotti. Il settore dei prodotti sostenibili e a impatto ambientale ridotto comprende una vasta gamma di categorie, tra cui energia pulita (le energie rinnovabili, al netto dei vari bonus statali saranno tra i trend topic delle vendite fino al 2030 almeno), materiali riciclati, alimenti biologici, prodotti per la cura personale senza sostanze chimiche dannose, abbigliamento realizzato con materiali sostenibili e molto altro ancora. Questi prodotti offrono non solo una soluzione più sostenibile per i consumatori, ma spesso anche una migliore qualità e un valore superiore rispetto ai loro equivalenti non sostenibili. La crescita dei prodotti personalizzati. La vendita di prodotti personalizzati sta diventando sempre più popolare perché i consumatori sono alla ricerca di prodotti unici e che rispecchino la loro personalità e li aiutino a distinguersi dalla massa. Unicità ed esclusività saranno i termini chiave nel presente e futuro prossimo. Inoltre, con l'avvento delle tecnologie avanzate come la stampa 3D e la personalizzazione digitale, è diventato molto più facile e accessibile per le aziende offrire prodotti personalizzati. Questo sta creando una domanda sempre crescente per questi tipi di prodotti. Il settore dei prodotti personalizzati spazia a 360°: abbigliamento, gioielli, oggetti per la casa, articoli promozionali, accessori per l'automotive, tecnologia custom e molto altro ancora. Questi prodotti offrono un'esperienza di acquisto unica e personalizzata per i consumatori e spesso creano un legame emotivo più forte tra il consumatore e il prodotto. La vendita a valore aggiunto ormai è uno standard. La vendita di prodotti e servizi a valore aggiunto sta diventando sempre più importante in un mercato altamente competitivo e globalizzato. I consumatori sono alla ricerca di esperienze più complete e di valore oltre ai semplici prodotti o servizi che acquistano. Per soddisfare questa esigenza, le aziende stanno offrendo prodotti e servizi con un valore aggiunto, come ad esempio la personalizzazione, il supporto post-vendita, la formazione e l'assistenza, la consegna veloce e molto altro ancora. Questi prodotti e servizi offrono una soluzione completa per i consumatori e li aiutano a risolvere i loro problemi e ad avere un'esperienza di acquisto soddisfacente. Per un venditore, questo significa che è importante concentrarsi non solo sulla vendita di un prodotto/servizio quanto riuscire a trasferire al cliente la propria value proposition e il valore aggiunto insito nella propria offerta commerciale. Inoltre, la vendita di prodotti e servizi a valore aggiunto può anche portare a una fidelizzazione dei clienti più alta e a una maggiore lealtà alla marca. La principale conseguenza è che un consumatore che ha un'esperienza positiva con un prodotto o un servizio a valore aggiunto sarà più propenso a raccomandarlo ad altri e a sceglierlo di nuovo in futuro. Salute e benessere: Il mercato della salute e del benessere sta crescendo in Italia, con un aumento della domanda per prodotti naturali e biologici. Il mercato della salute e del benessere sta crescendo rapidamente in Italia e in tutto il mondo, con una crescente attenzione per prodotti naturali, biologici e sostenibili. Questo mercato comprende una vasta gamma di categorie, tra cui alimenti sani, integratori, prodotti per la cura della pelle, prodotti per la salute mentale e molto altro ancora. La crescente consapevolezza dei consumatori sui rischi per la salute associati a prodotti chimici artificiali sta spingendo un maggior numero di persone a optare per opzioni più naturali. I consumatori sono alla ricerca di soluzioni più sane e sostenibili per prendersi cura del proprio corpo e della propria mente, e questo sta generando una crescente domanda per prodotti di salute e benessere di alta qualità. L'industria della salute e del benessere sta reagendo a questa domanda con un'ampia gamma di prodotti che soddisfano i bisogni e le esigenze dei consumatori. Ad esempio, ci sono sempre più opzioni per alimenti sani e biologici, come frutta, verdura, prodotti a base di soia e prodotti senza glutine. Ci sono anche integratori naturali e biologici per supportare la salute del corpo, come ad esempio probiotici, vitamine e minerali. Anche la cura della pelle sta diventando una priorità per molte persone, con una crescente domanda per prodotti naturali e biologici che aiutino a mantenere la pelle sana e giovane. Questi prodotti spesso includono ingredienti come oli essenziali, estratti di erbe e altre sostanze naturali, e sono progettati per fornire nutrienti essenziali alla pelle senza danneggiare l'ambiente. Infine, un'area in fortissimo sviluppo sarà quella relativa alla salute mentale che sta diventando, soprattutto dalla comparsa del covid, sempre più una priorità per molte persone, e questo sta portando a una maggiore domanda per prodotti e servizi che possono aiutare a migliorare il benessere mentale. Questi prodotti possono includere libri, app, prodotti per la meditazione e molto altro ancora, e sono progettati per aiutare a gestire lo stress, migliorare la concentrazione e promuovere la felicità e la serenità.

CONTATTI

TORINO (TO), 10128

Via Pastrengo, 22​​​


Ufficio:  011. 197.12.606 (r.a)

Fax: 011. 24.78.013

sales@aebassociati.it

ORARI

Da lunedì a venerdì

09:00 -13:00

14:00 - 18:00

  • LinkedIn
  • Facebook
AUTORIZZAZIONE PERMANENTE MINISTERO DEL LAVORO
ministero del lavoro
A&B ASSOCIATI S.r.l. è iscritta all'Albo delle Agenzie per il Lavoro –  Sezione IV Ricerca & Selezione – Aut. Min. Lavoro e Politiche Sociali Dlgs 276/2003 Prot. 39/0003472 - Autorizzazione all'Esercizio a Tempo Indeterminato dell' Attività di Ricerca e Selezione del Personale emessa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

A&B ASSOCIATI SRL  |  Via Pastrengo, 22 10128 Torino (TO)  |  p. iva 06195820011

Privacy & Cookies | Codice etico

bottom of page