L'anticipo del FIRR (Fondo Indennità Risoluzione Rapporto) è stata una delle misure, deliberata dalla Fondazione Enasarco in data 10 luglio 2020, individuate per provare a dare un minimo di respiro ad una categoria, quella degli Agenti di Commercio, che si trova in grande difficoltà a causa del covid-19.
A tal fine è stata anche predisposta la copertura finanziaria, che ammonta a 450 milioni di euro, che verrebbe erogata in tre tranche.
Tutto bene, direte voi... Peccato che ad oggi siamo fermi su un binario morto.
Riportiamo a tal proposito le parole di Alberto Petranzan, presidente di FNAARC (grazie a confcommercio.it):
“A tutt’oggi, siamo nella seconda metà di novembre manca l’autorizzazione del Ministero del Lavoro.
I ripetuti lockdown colpiscono duramente la nostra attività. A ciò aggiungiamo che i provvedimenti di sostegno economico messi in campo in questi mesi di emergenza sanitaria hanno riguardato in maniera del tutto marginale gli agenti e rappresentanti di commercio. E in moltissimi casi gli agenti non hanno potuto ottenere neanche il contributo a fondo perduto di maggio di 1.000 euro erogato dall’Agenzia delle Entrate per l’impossibilità di dimostrare il calo di fatturato a causa del differimento temporale fra attività e relativa fatturazione”.
Lanciamo l’ennesimo appello a non perdere ulteriore tempo. È incredibile che Governo e Ministero del Lavoro non si siano ancora pronunciati sull’anticipazione del Firr. Provvedimento oltretutto a costo zero sui conti pubblici. Gli oltre 220mila agenti e rappresentanti di commercio, il cui ruolo nell’economia, in particolare per le pmi, è fondamentale, hanno diritto a tempestività e chiarezza”.
Auspichiamo che chi di dovere intervenga in maniera rapida e decisa, migliaia di Professionisti che contribuiscono quotidianamente con la loro attività all'incremento del PIL nazionale e al gettito fiscale meritano risposte e attenzione.
コメント