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Come sono andate le vendite nel 2022? Il mercato immobiliare sorride.




Come si conclude il 2022 a livello di vendite?

Se a causa della guerra in Ucraina e dell'onda lunga pandemica, alcuni settori registrano forti contrazioni, un settore che cavalca un trend di crescita interessante è quello immobiliare.

Facciamo riferimento ai dati presentati nel corso della trentesima edizione del Forum di Scenari Immobiliari, a Santa Margherita Ligure, un appuntamento storico per gli operatori del settore.


Il mercato immobiliare cresce.


Il mercato immobiliare europeo chiude il 2022 con un fatturato in aumento di quasi il 10%.

A questo dato contribuisce anche il mercato italiano che conclude il 2022 a 140 miliardi di euro (+9,9% rispetto al 2021).

Il 2023 si apre nel settore con fiducia e positività: per il nuovo anno gli studi di settore prevedono un giro d’affari di 148 miliardi di euro, +6,5%, che colloca l'Italia al 2° posto fra i cinque principali mercati immobiliari europei.

Negli ultimi dodici mesi il volume totale degli investimenti in Europa ha raggiunto la cifra record di 387,3 miliardi di euro, superiore del 35% rispetto al periodo 2020-2021 anche se in leggero calo nella conclusione dell'ultimo trimestre (-10% rispetto al 2021).

Immobiliare nel retail nella logistica: cauto ottimismo.


Il comparto retail continua a offrire un quadro di incertezza sul fronte dei prezzi che nel 2022 registrano una crescita dello 0,8% anno, mentre la previsione per il 2023 è di un aumento del 4,3%.

Segnali positivi per il comparto retail arrivano dagli investitori che nella prima parte del 2022 hanno aumentato, rispetto al primo semestre 2021, del 31% i loro volumi giungendo a un totale di 10,3 miliardi di euro.

Per quanto riguarda il comparto della logistica, le previsioni sulla chiusura del 2022 sono positive anche se più prudenti rispetto agli anni passati.

Nella media generale i valori dovrebbero aumentare del 2,9% rispetto all’anno scorso, mentre per il 2023 si prevede un aumento di un punto percentuale in più rispetto a quest’anno.

Aumentano prezzi e fatturati, calano le transazioni nel comparto residenziale.


La solidità dei mercati immobiliari nei principali Paesi europei, rispetto allo scenario congiunturale futuro, previsto in calo e ancora carico di incertezza, viene confermata dalle previsioni sui fatturati delle cinque principali nazioni (Germania, Francia, Spagna, Italia e Regno Unito compreso). Nella media dei cinque principali Paesi la crescita nel 2022 è stimata a +12,1% rispetto al 2021: allargando ai 28 Paesi della Ue la media del fatturato generato a fine 2022, si stima un incremento rispetto all’anno precedente del 9,9%.

Un contributo importante alla crescita dei fatturati globali in termini di valore arriva dalla variazione positiva dei prezzi registrata quest’anno a cui ha evidentemente contribuito l’aumento dell’inflazione degli ultimi mesi.

Nel comparto residenziale si prevede che a fine anno i prezzi delle case nei cinque Paesi più industrializzati registreranno un aumento medio del 4,5%, mentre la stima per l’anno successivo è fissata al +6,5% medio annuo.

Sul fronte delle transazioni immobiliari residenziali, l’Italia dopo l’eccezionale performance del 2021, chiuderà già in leggero calo il 2022 con una diminuzione degli scambi (-5,3%), attestandosi sulle 710.000 compravendite. Per il 2023 si prevede un’ulteriore discesa che dovrebbe comunque restare inferiore ai 6 punti percentuali e circa 670.000 compravendite.


Tecnologia e nuovi operatori digitali: il mercato sta cambiando?


In questo scenario, registriamo un aumento di nuovi operatori immobiliari ibridi di nuova generazione che coniugano strategie fisiche di off & online; sono gli esempi in Italia di realtà come Dove.it e Homepanda.it, società che stanno cercando di unificare la leads generation e la comparazione con processi di vendita più tradizionali.

Molte agenzie tradizionali inoltre stanno adottando un cambio di strategia, grazie alla centralizzazione dei processi e la tecnologia (blockchain, realtà virtuale, algoritmi di valutazione immobiliare e AI) che permette l'evoluzione delle reti commerciali in team specializzati che, sgravati dal compito dell'acquisizione della "notizia" (in gergo tecnico, l'acquisizione dell'incarico di vendita), possono massimizzare la fase di consulenza e di mediazione.

Chi dava per morto il mercato immobiliare dovrà, per l'ennesima volta, ricredersi.

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