Risultati di ricerca
134 risultati trovati con una ricerca vuota
- Quanto guadagna un Sales Account in Italia?
Il ruolo del Sales Account è fondamentale nel panorama commerciale italiano, poiché questi professionisti si occupano di gestire i rapporti con i clienti e di promuovere le vendite di prodotti e servizi. Ma quanto guadagna un Sales Account in Italia? Esploriamo i dati salariali e le variabili che influenzano la crescita economica di un dipendente commerciale. Retribuzione media del Sales Account in Italia Secondo il Rapporto Professioni 2023 di Adecco , la retribuzione media di un Sales Account in Italia oscilla tra i 30.000 e i 50.000 euro lordi all’anno. Questa fascia di guadagno può variare in base a diversi fattori, tra cui l’esperienza, il settore di appartenenza e la località geografica. Un’indagine condotta da Michael Page rivela che i Sales Account junior guadagnano tipicamente circa 28.000 euro all’inizio della loro carriera, mentre i professionisti con esperienza di oltre cinque anni possono superare i 70.000 euro annuali, soprattutto in settori competitivi come la tecnologia e il farmaceutico. Secondo invece JobPricing , un portale specializzato nell’analisi retributiva, l'analisi è molto più conservativa: la retribuzione di un junior account può crescere fino a raggiungere i 40.000 euro annui per professionisti con più di 5 anni di esperienza . Per avere un quadro più preciso, analizziamo alcuni dati salariali medi per settore e livello di esperienza, basati su ricerche di piattaforme specializzate come Glassdoor , Indeed e Payscale : Settore Livello di esperienza Stipendio medio annuo (circa) IT Junior €25.000 - €35.000 IT Senior €40.000 - €60.000 Farmaceutico Junior €28.000 - €38.000 Farmaceutico Senior €45.000 - €65.000 Automotive Junior €27.000 - €37.000 Automotive Senior €42.000 - €62.000 N.B: Questi dati sono indicativi e possono variare a seconda delle fonti e delle specifiche condizioni lavorative. Fattori di Influenza Settore di Appartenenza : La retribuzione varia notevolmente a seconda del settore. Un report di Hays evidenzia che nel settore tecnologico, i Sales Account possono guadagnare il 20% in più rispetto a quelli operanti in ambiti tradizionali come il commercio al dettaglio. Località : Le differenze geografiche giocano un ruolo significativo. Ad esempio, in città come Milano e Roma, i salari tendono a essere più elevati rispetto a quelli di città più piccole o del sud Italia. Secondo uno studio di Glassdoor , un Sales Account a Milano può guadagnare mediamente il 15-20% in più rispetto a un collega che lavora in una zona meno urbanizzata. Competenze e Certificazioni : Le competenze specifiche possono influenzare il guadagno. Sales Account con certificazioni professionali o competenze in software CRM avanzati possono richiedere stipendi più elevati. Secondo un’analisi di LinkedIn , le competenze in vendite consultive sono tra le più richieste e possono aumentare le possibilità di guadagno. L’importanza dell'esperienza : l'esperienza svolge un ruolo cruciale nella determinazione del salario. Un Sales Account Senior, con oltre 10 anni di esperienza, può arrivare a guadagnare tra i 50.000 e i 70.000 euro all'anno, soprattutto se opera in settori ad alto margine come la consulenza o i servizi finanziari . I Senior spesso hanno un ruolo più strategico, gestendo clienti chiave e team di vendita. Bonus e Provvigioni Un aspetto cruciale della retribuzione è rappresentato dai bonus e dalle provvigioni. Il Rapporto sulle Retribuzioni 2023 di Hays stima che oltre il 40% degli stipendi di un Sales Account può provenire da incentivi legati al raggiungimento di obiettivi di vendita. Secondo un'analisi di Indeed , i bonus invece possono rappresentare dal 10% al 30% del compenso totale, con alcune aziende che offrono piani di commissione molto incentivanti . In aziende altamente orientate al risultato, il pacchetto retributivo complessivo può superare i 50.000 euro annui, considerando le commissioni. Questi bonus possono variare significativamente, portando a un potenziale guadagno che può arrivare fino al 50% dello stipendio base. Alcuni consigli per un Sales Account: Sviluppare una rete di contatti: Partecipare a eventi di settore, iscriversi a gruppi LinkedIn e frequentare fiere possono aiutare a ampliare la propria rete. Specializzarsi in una nicchia di mercato: Concentrarsi su un settore specifico permette di acquisire una profonda conoscenza del mercato e dei bisogni dei clienti. Utilizzare gli strumenti digitali: Padroneggiare i principali strumenti di CRM e marketing automation è fondamentale per ottimizzare le attività di vendita. Essere sempre aggiornato sulle novità del settore: Seguire i trend di mercato e le evoluzioni tecnologiche è essenziale per rimanere competitivo. Fonti aggiuntive: Studi di settore: Consultare studi e report pubblicati da associazioni di categoria e società di consulenza. Annunci di lavoro: Analizzare gli annunci di lavoro per Sales Account può fornire indicazioni sui requisiti richiesti e sulle retribuzioni offerte. Forum e gruppi online: Partecipare a forum e gruppi dedicati al mondo della vendita può essere utile per confrontarsi con altri professionisti del settore. Difficoltà di accesso al ruolo Entrare nel mondo del Sales Account può presentare diverse sfide, soprattutto per i candidati meno esperti o con formazione non specifica nel settore commerciale. Secondo una ricerca di LinkedIn , i datori di lavoro nel settore delle vendite richiedono sempre più spesso competenze trasversali, come l'uso di strumenti CRM (Customer Relationship Management) e una forte conoscenza del mercato di riferimento. Inoltre, in un mercato altamente competitivo, molti candidati devono dimostrare non solo capacità relazionali e di negoziazione, ma anche risultati concreti e un approccio data-driven alle vendite. Un altro ostacolo è rappresentato dalla concorrenza interna al settore: molte aziende cercano profili con una solida esperienza commerciale , rendendo più difficile per i neolaureati o i candidati junior accedere al ruolo. Michael Page sottolinea che, mentre i ruoli junior esistono, molti employer preferiscono assumere professionisti con almeno 2-3 anni di esperienza pregressa in ruoli simili, riducendo così il rischio di fallimento nella fase iniziale del ciclo di vendita. Per superare queste barriere, molti giovani professionisti scelgono di iniziare con ruoli di assistenza alle vendite o come Sales Representative, ruoli che offrono un primo accesso all’ambiente commerciale e consentono di acquisire le competenze necessarie per passare al livello di Sales Account. Se sei alla ricerca di nuove opportunità professionali come sales account dai un'occhiata al nostro sito internet , siamo a tua disposizione per accompagnarti ad un nuovo livello del tuo successo commerciale.
- Quanto guadagna un Area Manager oggi in Italia?
Se l'anno scorso abbiamo cercato di fare uno studio sui guadagni dei nostri agenti di commercio (guadagni all'epoca in forte contrazione a causa del periodo covid-19, ndr), quest'anno cercheremo di fare i conti in tasca a coloro che gli agenti di commercio li coordinano e li gestiscono, ovvero gli area manager. Gli area manager svolgono un ruolo chiave nel mondo del commercio e delle vendite, contribuendo in modo significativo al successo di un'azienda. Ma quanto guadagna un area manager in Italia? Questa è una domanda importante per coloro che aspirano a una carriera in questo settore o che cercano di valutare il proprio potenziale di guadagno. In questo articolo, esamineremo in dettaglio le retribuzioni degli area manager in Italia, considerando le variazioni salariali in base a settori specifici e a regioni del paese. Quali sono i compiti di un Area Manager? L'area manager è un professionista che si occupa di gestire la rete vendita di un'azienda in un'area geografica specifica. Le sue responsabilità includono la definizione degli obiettivi di vendita, la formazione dei venditori, il monitoraggio delle performance e la risoluzione dei problemi, lo sviluppo di strategie di vendita, la gestione del budget e la creazione di relazioni con i clienti. La posizione di area manager richiede un elevato grado di leadership, competenze organizzative e una profonda comprensione del mercato in cui operano. Questi professionisti sono spesso responsabili del raggiungimento degli obiettivi di vendita nell'area assegnata e svolgono un ruolo cruciale nell'orientare il successo aziendale. Fattori che Influenzano il Guadagno di un Area Manager Le retribuzioni degli area manager possono variare notevolmente a seconda di diversi fattori. Ecco alcuni dei principali fattori che influenzano il guadagno di un area manager in Italia: 1. Settore Industriale Il settore in cui opera l'azienda ha un impatto significativo sul salario di un area manager. Alcuni settori, come il farmaceutico o il tecnologico, possono offrire retribuzioni più elevate rispetto ad altri, come l'alimentare o il retail. Esempio: Un area manager nel settore farmaceutico potrebbe guadagnare di più rispetto a un area manager nel settore dell'alimentare, a parità di esperienza e responsabilità. 2. Dimensione dell'Azienda Le dimensioni dell'azienda in cui lavora un area manager possono influenzare la retribuzione. Le grandi aziende tendono a offrire pacchetti di compensi più generosi rispetto alle piccole imprese. Esempio: Un area manager in una multinazionale potrebbe ricevere un salario più elevato rispetto a un collega con lo stesso ruolo in un'azienda a conduzione familiare. 3. Localizzazione Geografica La regione in cui opera un area manager può avere un impatto significativo sulla sua retribuzione. Le città e le regioni più costose, come Milano o la Lombardia, tendono a offrire salari più alti per compensare il costo della vita più elevato. Esempio: Un area manager che lavora a Milano potrebbe guadagnare di più rispetto a un area manager con le stesse responsabilità che opera in una città meno costosa, come Bari. 4. Livello di Esperienza Come in molte altre professioni, il livello di esperienza svolge un ruolo importante nella determinazione della retribuzione di un area manager. Gli area manager con una vasta esperienza tendono a guadagnare di più rispetto ai neolaureati o a coloro che sono appena entrati nel settore. Esempio: Un area manager con 10 anni di esperienza potrebbe guadagnare una retribuzione più elevata rispetto a un neoassunto con lo stesso ruolo. 5. Performance Personale Le prestazioni personali svolgono un ruolo significativo nella determinazione delle retribuzioni. Gli area manager che raggiungono o superano gli obiettivi di vendita e dimostrano un forte contributo al successo dell'azienda sono spesso ricompensati con bonus e incentivi. Esempio: Un area manager che supera costantemente gli obiettivi di vendita potrebbe ricevere bonus aggiuntivi in base alle sue prestazioni. Lo stipendio medio di un area manager in Italia Secondo i dati di Glassdoor , lo stipendio medio di un area manager in Italia è di 42.967 euro lordi annui. L'importo in busta paga può oscillare da 35.000 euro lordi per chi occupa una posizione entry level fino a superare 60.000 euro lordi per chi ha acquisito più esperienza nel corso degli anni. Oltre allo stipendio, gli area manager possono beneficiare di altri benefit, come: Auto aziendale Telefono aziendale Polizza sanitaria Formazione continua Opportunità di carriera Retribuzioni degli Area Manager in Italia per Settore (dalla A alla Z) Per avere un'idea più chiara di quanto guadagna un area manager in Italia, esamineremo le retribuzioni medie per alcune delle principali industrie presenti nel paese. Settore Alimentare Il settore alimentare offre una gamma di opportunità per gli area manager, ma le retribuzioni possono variare notevolmente a seconda dell'azienda e del segmento di mercato. Area Manager Junior : Un area manager junior nel settore alimentare può guadagnare da €35.000 a €45.000 all'anno. Area Manager Senior : Gli area manager senior nel settore alimentare possono guadagnare da €45.000 a €70.000 all'anno, in base all'esperienza e all'azienda. Settore Automobilistico li area manager in questo settore spesso si occupano della vendita di veicoli a rivenditori o direttamente ai consumatori con una forbice retributiva piuttosto consistente. Area Manager Junior : In media, un area manager junior nel settore automobilistico può guadagnare da €45.000 a €50.000 all'anno. Area Manager Senior : Gli area manager senior nel settore automobilistico possono guadagnare da €50.000 a € 80.000 all'anno, a seconda dell'esperienza e delle dimensioni dell'azienda. Settore Edilizio e dell'Architettura A differenze di altri settori, qui troviamo meno area manager sul mercato ma con una ottima seniority e guadagni abbastanza consolidati. Area Manager Junior : In media, un area manager junior nel settore edilizio e dell'architettura può guadagnare da €40.000 a €50.000 all'anno. Area Manager Senior : Gli area manager senior in questo settore possono guadagnare da €50.000 a €85.000 all'anno, a seconda dell'esperienza e delle dimensioni dell'azienda. Settore Elettronico e Elettrico Gli area manager in questo settore spesso si occupano della vendita di prodotti elettronici a rivenditori e distributori. Area Manager Junior : In media, un area manager junior nel settore elettronico ed elettrico può guadagnare da €45.000 a €70.000 all'anno. Area Manager Senior : Gli area manager senior in questo settore possono guadagnare da €70.000 a €120.000 all'anno, a seconda dell'esperienza e delle dimensioni dell'azienda. Settore Energetico Il settore energetico (commodities in primis) negli ultimi anni è stato uno degli ambiti di maggior sviluppo e ricerca per quanto riguarda figure di coordinamento. Area Manager Junior : In media, un area manager junior nel settore energetico può guadagnare da €35.000 a €45.000 all'anno. Area Manager Senior : Gli area manager senior in questo settore possono guadagnare da €45.000 a €85.000 all'anno, a seconda dell'esperienza e delle dimensioni dell'azienda. Settore Farmaceutico Il settore farmaceutico è noto per offrire retribuzioni competitive agli area manager. A causa della complessità e della regolamentazione di questo settore, i professionisti con esperienza sono altamente ricercati. Area Manager Junior : La retribuzione media per un area manager junior nel settore farmaceutico può variare da €40.000 a €60.000 all'anno. Area Manager Senior : Gli area manager senior con un'esperienza significativa possono guadagnare da €70.000 a €100.000 all'anno o più, a seconda dell'azienda. Settore dell'Informatica e della Tecnologia Il settore dell'informatica e della tecnologia è in costante crescita in Italia, offrendo opportunità di carriera per gli area manager responsabili della vendita di software, hardware e servizi tecnologici. Area Manager Junior : In media, un area manager junior nel settore dell'informatica e della tecnologia può guadagnare da €35.000 a €60.000 all'anno. Area Manager Senior : Gli area manager senior in questo settore possono guadagnare da €60.000 a €110.000 all'anno, a seconda dell'esperienza e delle dimensioni dell'azienda. Settore della Moda e dell'Abbigliamento L'industria della moda e dell'abbigliamento in Italia è celebre in tutto il mondo. Gli area manager in questo settore si occupano della vendita di abbigliamento, calzature e accessori. Area Manager Junior : In media, un area manager junior nel settore della moda e dell'abbigliamento può guadagnare da €30.000 a €45.000 all'anno. Area Manager Senior : Gli area manager senior in questo settore possono guadagnare da €45.000 a €70.000 all'anno, a seconda dell'esperienza e delle dimensioni dell'azienda. Settore Retail Il settore retail offre opportunità per gli area manager responsabili della gestione di punti vendita fisici. Le retribuzioni possono variare a seconda delle dimensioni e della complessità dell'azienda. Area Manager Junior : Un area manager junior nel settore retail può guadagnare da €30.000 a €40.000 all'anno. Area Manager Senior : Gli area manager senior nel settore retail possono guadagnare da €40.000 a €55.000 all'anno, a seconda dell'esperienza e delle dimensioni dell'azienda. Settore Tecnologico Il settore tecnologico è noto per i salari competitivi e le opportunità di crescita. Gli area manager in questo settore spesso gestiscono squadre di vendita altamente specializzate. Area Manager Junior : Un area manager junior nel settore tecnologico può guadagnare da €50.000 a €70.000 all'anno. Area Manager Senior : Gli area manager senior nel settore tecnologico possono guadagnare da €80.000 a €120.000 all'anno, a seconda dell'esperienza e delle dimensioni dell'azienda. Settore Telecomunicazioni Il settore delle telecomunicazioni negli ultimi anni ha avuto una notevole contrazione in termine di ricerca di personale a causa di un mercato che risente della guerra dei prezzi e che ha un surplus di risorse coordinative Area Manager Junior : In media, un area manager junior nel settore energetico può guadagnare da €35.000 a €50.000 all'anno. Area Manager Senior : Gli area manager senior in questo settore possono guadagnare da €50.000 a €70.000 all'anno, a seconda dell'esperienza e delle dimensioni dell'azienda. Settore Zootecnico Altro settore molto specifico e che richiede importanti competenze tecniche alle (poche) risorse commerciali che ci lavorano all'interno. Gli area manager junior sono per la maggior parte dei sales account), la maggior parte degli area manager sono di taglio senior Area Manager Junior : La retribuzione media per un area manager junior nel settore farmaceutico può variare da €30.000 a €40.000 all'anno. Area Manager Senior : Gli area manager senior con un'esperienza significativa possono guadagnare da €50.000 a €70.000 all'anno o più, a seconda dell'azienda. Retribuzioni degli Area Manager in Italia per Regione La localizzazione geografica in Italia può influenzare notevolmente le retribuzioni degli area manager. Le città e le regioni più costose tendono a offrire salari più alti per compensare il costo della vita elevato. Di seguito, forniamo un'analisi delle retribuzioni medie degli area manager in alcune delle principali città italiane. Milano, Lombardia Milano è uno dei centri economici più importanti d'Italia, noto per i salari competitivi e le opportunità di carriera. Area Manager Junior : In media, un area manager junior a Milano può guadagnare da €45.000 a €70.000 all'anno. Area Manager Senior : Gli area manager senior a Milano possono guadagnare da €70.000 a €120.000 all'anno, a seconda dell'esperienza e del settore. Roma, Lazio Roma è un importante centro politico e culturale, ma le retribuzioni tendono a essere leggermente inferiori rispetto a Milano. Area Manager Junior : In media, un area manager junior a Roma può guadagnare da €40.000 a €65.000 all'anno. Area Manager Senior : Gli area manager senior a Roma possono guadagnare da €65.000 a €100.000 all'anno, a seconda dell'esperienza e del settore. Napoli, Campania Napoli è una città con un costo della vita più basso rispetto a Milano e Roma, il che si riflette nelle retribuzioni degli area manager. Area Manager Junior : In media, un area manager junior a Napoli può guadagnare da €30.000 a €45.000 all'anno. Area Manager Senior : Gli area manager senior a Napoli possono guadagnare da €45.000 a €80.000 all'anno, a seconda dell'esperienza e del settore. Le retribuzioni degli area manager in Italia variano notevolmente in base a diversi fattori, tra cui il settore in cui operano, la dimensione dell'azienda, la localizzazione geografica, il livello di esperienza e le prestazioni personali. È importante notare che le cifre fornite in questo articolo sono medie e che le variazioni possono essere significative. Per coloro che aspirano a diventare area manager o che cercano di massimizzare il proprio potenziale di guadagno, è importante considerare questi fattori e cercare opportunità che corrispondano alle proprie abilità e obiettivi di carriera. Inoltre, la formazione continua, l'aggiornamento sulle tendenze del settore e il miglioramento delle competenze di leadership possono contribuire a migliorare le prospettive di guadagno di un area manager. E' fondamentale tenere presente che il successo di un area manager non è misurato solo in termini di retribuzione, ma anche nell'abilità di gestire efficacemente le squadre di vendita, raggiungere gli obiettivi aziendali e contribuire al successo complessivo dell'azienda. Vantaggi della professione (Pro): Alte Retribuzioni : Gli area manager possono godere di salari competitivi, soprattutto nelle industrie ad alto reddito come il settore farmaceutico e tecnologico. Responsabilità e Leadership : Questa posizione offre l'opportunità di guidare squadre di vendita, prendere decisioni strategiche e contribuire al successo aziendale. Opportunità di Crescita : Gli area manager spesso hanno opportunità di avanzamento di carriera, inclusi ruoli di livello esecutivo come direttori regionali o nazionali. Varietà di Settori : Il ruolo dell'area manager può essere trovato in una vasta gamma di settori, permettendo ai professionisti di adattare la loro carriera ai propri interessi. Networking : Questo ruolo consente di stabilire relazioni con professionisti e clienti in tutto il settore, creando opportunità di networking preziose. Sfide (Contro): Pressione e Stress : Gli area manager sono spesso sottoposti a forti pressioni per raggiungere obiettivi di vendita, il che può portare a livelli elevati di stress. Viaggi e Spostamenti : Il ruolo può richiedere frequenti viaggi e spostamenti, rendendo difficile il mantenimento di un equilibrio tra lavoro e vita privata. Gestione delle Squadre : La gestione di squadre di vendita può essere complessa, con sfide legate alla motivazione e alla gestione dei conflitti. Obiettivi di Vendita Ambiziosi : Gli area manager devono spesso lavorare per raggiungere obiettivi di vendita ambiziosi, il che può richiedere un impegno costante. Responsabilità Finanziarie : Gli area manager spesso hanno la responsabilità del budget e dei risultati finanziari, il che può essere un carico significativo. In ultima analisi, il ruolo dell'area manager offre opportunità significative di guadagno e crescita professionale, ma richiede anche una serie di competenze e un impegno costante per affrontare le sfide legate alle elevate aspettative, alla gestione delle squadre e allo stress. La decisione di perseguire una carriera come area manager dipenderà dalle preferenze personali e dalle abilità individuali di ciascun professionista. Attenzione solo a non incorrere in un errore frequente: un ottimo venditore non necessariamente potrà mai essere un bravo area manager!
- L'arte della vendita. Come diventare un venditore di successo nell'era digitale.
Tecniche di Business è la nostra rubrica in cui vi parliamo e recensiamo i grandi classici delle tecniche di vendita, senza dimenticare le nuove pubblicazioni che ci possono offrire spunti e modelli alternativi per creare business redditizi. " L’arte della vendita " di Anthony Iannarino è una guida pratica e ispiratrice per chiunque desideri eccellere nel mondo delle vendite nell'era digitale. Iannarino, un veterano del settore con decenni di esperienza, offre una combinazione di consigli pratici e riflessioni profonde che vanno oltre le tecniche tradizionali di vendita, esplorando l'importanza della mentalità e delle competenze interpersonali. La centralità del cliente nell’era digitale Uno dei temi chiave del libro è l'importanza di mettere il cliente al centro di ogni strategia di vendita. Iannarino sottolinea come l'era digitale abbia trasformato il modo in cui i clienti interagiscono con i venditori e come ciò richieda un approccio più personalizzato e attento. "Non si tratta solo di vendere un prodotto, ma di costruire relazioni autentiche e durature" afferma Iannarino, evidenziando l'importanza di comprendere le esigenze e i desideri del cliente per offrire soluzioni su misura. Le competenze del venditore moderno Iannarino dedica ampio spazio a discutere le competenze essenziali per il venditore moderno. Tra queste, spicca la capacità di ascolto attivo. "Ascoltare è più potente che parlare," scrive Iannarino. "I migliori venditori sono quelli che sanno ascoltare attentamente e comprendere profondamente i loro clienti." Questa abilità, insieme alla capacità di porre le domande giuste, permette di costruire un dialogo significativo che può guidare il cliente verso la decisione d'acquisto. L'autore identifica le competenze essenziali per un venditore di successo nell'era digitale, tra cui: Costruire relazioni solide: Iannarino sottolinea l'importanza di stabilire connessioni genuine con i clienti e di basare le interazioni sulla fiducia e la comprensione reciproca. Ascolto attivo: La capacità di ascoltare attentamente le esigenze e le preoccupazioni dei clienti è fondamentale per individuare le soluzioni giuste e costruire relazioni durature. Comunicazione efficace: Saper comunicare in modo chiaro, conciso e persuasivo è essenziale per presentare i prodotti o servizi in modo convincente e generare interesse. Competenze digitali: Nel panorama digitale odierno, è fondamentale padroneggiare gli strumenti e le piattaforme online per raggiungere i clienti e generare opportunità di vendita. L’importanza della mentalità Il libro va oltre le semplici tecniche di vendita e offre una visione più ampia del ruolo del venditore nell'era digitale. Iannarino discute l'importanza di sviluppare una mentalità orientata al cliente, di adottare un approccio consulenziale e di concentrarsi sul fornire valore ai clienti piuttosto che semplicemente chiudere accordi. Iannarino sottolinea come una mentalità positiva e resiliente sia fondamentale per affrontare le sfide e le inevitabili sconfitte che si presentano nel percorso di vendita. "La differenza tra un venditore di successo e uno mediocre non è nelle tecniche che usano, ma nella loro capacità di perseverare di fronte agli ostacoli" afferma l'autore. Questo concetto è rafforzato da numerosi esempi pratici e storie di successo che illustrano come la determinazione e la capacità di adattamento possano fare la differenza. Tecnologia e automazione Nel contesto dell’era digitale, Iannarino esplora anche l’impatto della tecnologia e dell’automazione sulle vendite. Sebbene riconosca i benefici di strumenti avanzati come i CRM e le piattaforme di analisi dei dati, avverte i lettori di non perdere di vista l'elemento umano. "La tecnologia può potenziare le nostre capacità, ma non può sostituire la connessione umana," sostiene Iannarino. Questo equilibrio tra l'uso della tecnologia e l'attenzione al rapporto umano è presentato come una delle chiavi per il successo nel panorama moderno delle vendite. Un libro per tutti i venditori "L’arte della vendita" di Anthony Iannarino è una lettura indispensabile per chiunque sia coinvolto nel mondo delle vendite. Con una prosa chiara e coinvolgente, Iannarino offre consigli preziosi e facilmente applicabili, supportati da una profonda comprensione delle dinamiche del mercato contemporaneo. Il libro non è solo un manuale di tecniche di vendita, ma una guida per sviluppare una mentalità vincente e costruire relazioni significative con i clienti. In conclusione, Iannarino ci ricorda che, nonostante l'avanzamento tecnologico, il cuore della vendita rimane invariato: comprendere e servire il cliente. "Il vero successo nelle vendite," scrive, "non si misura solo dai numeri, ma dalla qualità delle relazioni che costruisci lungo il cammino." Un libro che, senza dubbio, rappresenta una risorsa preziosa per venditori di ogni livello di esperienza.
- BlackBerry: ascesa e caduta di un gigante
Cinema & Lavoro è la sezione dedicata a tutti i nostri utenti cinefili dove andremo a raccogliere i migliori film sul mondo del lavoro. BlackBerry , Matt Johnson , 2023 (USA). BlackBerry , il film del 2023 diretto da Matt Johnson, racconta la parabola del primo smartphone a conquistare il mondo, dalla sua nascita fino al suo declino. La pellicola, presentata in concorso alla Berlinale, offre uno sguardo vivido e spesso ironico su un'epoca di rivoluzione tecnologica e sfrenato capitalismo. La trama si concentra su Mike Lazaridis (Jay Baruchel) , il co-fondatore di Research In Motion (RIM), l'azienda canadese che ha dato vita al BlackBerry. Il film segue il suo percorso, dagli inizi come studente universitario con un'idea rivoluzionaria fino al successo globale del suo prodotto. Mike Lazaridis è un personaggio complesso e contraddittorio. È un visionario che ha avuto un'idea geniale, ma è anche un uomo ossessionato dal lavoro e dal successo. Il film ci mostra le sue luci e le sue ombre, offrendo un ritratto umano e realistico di un imprenditore di successo. BlackBerry non è solo la storia di un successo imprenditoriale. È anche un ritratto di un'epoca in cui la tecnologia stava cambiando il mondo a un ritmo vertiginoso. Il film ci mostra come il BlackBerry abbia influenzato il modo di comunicare, lavorare e vivere di milioni di persone. La regia di Johnson è dinamica e coinvolgente. Il film mescola sapientemente commedia, dramma e thriller, creando un'atmosfera unica che cattura l'essenza di un'epoca frenetica e ricca di contraddizioni. Il cast è eccellente. Jay Baruchel offre un'interpretazione vibrante e sfumata di Mike Lazaridis. Glenn Howerton, Saul Rubinek e Cary Elwes completano il cast con performance di grande livello. Ecco alcuni dei temi principali affrontati dal film: L'innovazione: Il BlackBerry è stato un prodotto rivoluzionario che ha cambiato il mondo. Il film ci mostra come l'innovazione possa nascere da un'idea semplice e come possa avere un impatto enorme sulla società. Il successo e il fallimento: Il BlackBerry ha avuto un successo strepitoso, ma è poi caduto in declino a causa di una serie di fattori. Il film ci mostra come il successo non sia mai garantito e come sia importante sapersi adattare ai cambiamenti del mercato e di come un prodotto innovativo se non viene costantemente aggiornato non garantisca un vantaggio perpetuo sulla concorrenza Il lato oscuro del capitalismo: Il film non risparmia critiche al capitalismo sfrenato e alla cultura del successo a tutti i costi. Ci mostra come la competizione spietata possa portare a sacrificare l'etica e il benessere dei lavoratori. Oltre a questi temi principali, il film offre anche una serie di spunti di riflessione su: Il rapporto tra uomo e tecnologia: Il BlackBerry ha avuto un impatto enorme sul modo in cui le persone comunicano e interagiscono tra loro. Il film ci fa riflettere su come la tecnologia possa influenzare le nostre relazioni e la nostra vita. Il futuro del lavoro: Il BlackBerry ha rivoluzionato il modo di lavorare. Il film ci fa riflettere su come la tecnologia continuerà a cambiare il mondo del lavoro in futuro. Consigliato a: Appassionati di tecnologia Professionisti del business e delle vendite Chiunque sia interessato a comprendere il mondo contemporaneo Voto: 7,5/10
- Influencer, nuova veste da agenti di commercio: la storica sentenza del Tribunale di Roma
Un passo avanti per la tutela del lavoro nell'era digitale Con la sentenza n. 2615/2024, il Tribunale di Roma ha stabilito un precedente storico nel panorama giuridico italiano, classificando gli influencer che svolgono un'attività di promozione stabile e continuativa per un brand come agenti di commercio. Questa decisione ha importanti ripercussioni su diversi aspetti del rapporto tra influencer e aziende che di seguito cercheremo di analizzare. Cosa stabilisce la sentenza? La sentenza stabilisce che, se sussistono determinate condizioni, l'attività di un influencer può essere considerata come un vero e proprio rapporto di agenzia. In particolare, è necessario che: L'influencer svolga la sua attività in modo professionale, stabile e continuativo per conto di un'azienda. Promuova i prodotti o servizi dell'azienda in modo esclusivo o prevalente. Non sia autonomo nell'organizzazione del proprio lavoro, ma operi sotto le direttive dell'azienda. Quali sono le conseguenze? Se un influencer viene riconosciuto come agente di commercio sarà codificato come un regolare professionista della vendita con una serie di diritti e doveri da adempiere. 1. Tutela previdenziale: Gli influencer inquadrati come agenti di commercio avranno diritto alle tutele previdenziali previste da Enasarco, l'ente di previdenza per gli agenti di commercio. Ciò significa che potranno accedere a prestazioni come pensione, indennità di maternità e malattia, e fondo di previdenza complementare. 2. Contratti e compensi: La nuova classificazione comporta l'obbligo per le aziende di stipulare regolari contratti di agenzia con gli influencer, specificando i compiti, i compensi e le modalità di lavoro. I compensi dovranno essere commisurati al lavoro svolto e non potranno essere inferiori ai minimi salariali previsti per gli agenti di commercio. 3. Trasparenza e tracciabilità: L'inquadramento come agenti di commercio impone maggiore trasparenza nei rapporti tra influencer e aziende. Le collaborazioni dovranno essere tracciabili e documentate, con la chiara indicazione dei prodotti o servizi promossi e dei compensi corrisposti. 4. Implicazioni fiscali: La sentenza potrebbe avere anche conseguenze fiscali per gli influencer, che potrebbero essere tenuti ad applicare la ritenuta d'acconto sui compensi ricevuti. 5. Diritto alle provvigioni: calcolate sul volume di vendite generato dai loro contenuti sponsorizzati. 6. Tutele in caso di licenziamento o mancato rinnovo del contratto. Nonostante la portata innovativa della sentenza, rimangono alcuni aspetti ancora da definire, come la concreta distinzione tra attività di influencer occasionale e professionale e la determinazione dei parametri per configurare un rapporto di agenzia. Ma quando un influencer diventa agente di commercio? La sentenza stabilisce che la chiave sta nella stabilità e continuità della collaborazione con l'azienda. Se l'influencer promuove regolarmente i prodotti del brand, utilizzando contenuti dedicati e link tracciabili, potrebbe rientrare nella definizione di agente di commercio. Quali sono le implicazioni di questa sentenza? Per le aziende: maggiore chiarezza e trasparenza nei rapporti con gli influencer, con la necessità di regolarizzare le posizioni di lavoro secondo le normative vigenti per gli agenti di commercio. Per gli influencer: tutele e garanzie maggiori, ma anche oneri fiscali e previdenziali da considerare. La sentenza ha acceso un acceso dibattito nel mondo del marketing e del diritto del lavoro. Da un lato, alcuni vedono questa decisione come un passo necessario per contrastare il lavoro nero e tutelare i diritti degli influencer. Dall'altro, si teme un aumento dei costi per le aziende e una riduzione della flessibilità per gli influencer. Il futuro di questa nuova interpretazione del lavoro degli influencer è ancora incerto. Si attendono nuovi sviluppi e chiarimenti, sia dalle sedi legali che dal mondo del lavoro. Cosa è certo è che questa sentenza rappresenta un punto di svolta nel panorama del marketing digitale in Italia. Le aziende e gli influencer dovranno adattarsi a questa nuova realtà, con un occhio di riguardo alla compliance normativa e alle tutele dei lavoratori. Rimani aggiornato! Seguici per scoprire gli ultimi sviluppi su questa importante sentenza e sul suo impatto sul mondo degli influencer e del marketing digitale in Italia. Per approfondire: Sentenza del Tribunale di Roma n. 2615/2024: https://www.assolombarda.it/servizi/lavoro-e-previdenza/informazioni/l2019influencer-e-inquadrabile-come-agente-di-commercio-sentenza-tribunale-di-roma Gli influencer sono agenti di commercio? Cosa dice la legge: https://www.confcommercio.it/-/influencer-agenti-commercio Influencer come agenti di commercio: la nuova sentenza fa chiarezza: https://www.confcommercio.it/-/influencer-agenti-commercio Se ti è piaciuto questo articolo e hai bisogno di un supporto specializzato contattaci, il nostro team commerciale è a tua disposizione per provare a studiare insieme a te un modello di recruiting in linea con le tue necessità e la tua cultura aziendale.
- Ritenuta d'acconto: nuove norme e applicazioni nel 2024.
La ritenuta d'acconto è un meccanismo fiscale fondamentale che ha lo scopo di assicurare il corretto adempimento delle imposte sui redditi da parte dei contribuenti, riducendo il rischio di evasione fiscale. La ritenuta d'acconto è una imposta indiretta che viene applicata direttamente alla fonte di reddito, ovvero all'atto del pagamento di determinate categorie di redditi. Essa rappresenta un acconto dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e viene detratta dal soggetto erogante il reddito (sostituto d'imposta) per essere poi versata all'Erario. Negli ultimi anni, le normative relative alla ritenuta d'acconto hanno subito significative modifiche e aggiornamenti per adattarsi al contesto economico in evoluzione e per migliorare l'efficacia delle misure anti-evasione. Novità normative Con la recente Legge di Bilancio 2024 sono state introdotte alcune importanti novità in materia di ritenuta d'acconto. Le principali modifiche riguardano: Aumento della aliquota per i redditi da lavoro autonomo e da impresa individuale: l'aliquota ordinaria passa dall'attuale 20% al 23%. Introduzione di una nuova aliquota del 10% per i redditi da lavoro dipendente occasionale: questa aliquota si applica ai compensi percepiti per prestazioni lavorative occasionali di importo superiore a 600 euro. Esenzione dalla ritenuta d'acconto per i redditi da lavoro dipendente di importo inferiore a 2.000 euro: tale esenzione si applica ai redditi percepiti da lavoratori con redditi complessivi annui non superiori a 25.000 euro. Possibilità per i contribuenti di optare per il regime di tassazione separata per i redditi da lavoro autonomo: in questo caso, la ritenuta d'acconto viene applicata all'aliquota del 20% anziché al 23%. Nuove applicazioni Oltre alle novità normative sopracitate, la ritenuta d'acconto trova applicazione anche in alcuni nuovi casi, tra cui: Somme corrisposte a titolo di indennità di fine rapporto e di somme equipollenti: la ritenuta d'acconto viene applicata all'aliquota del 23%. Redditi da partecipazione a società, enti e associazioni: la ritenuta d'acconto viene applicata all'aliquota del 26%. Premi della lotteria e vincite alle scommesse: la ritenuta d'acconto viene applicata all'aliquota del 23%. Le Nuove Normative Le ultime modifiche normative hanno introdotto diverse novità significative nel panorama della ritenuta d'acconto. Tra queste, vi è l'ampliamento delle categorie di soggetti obbligati a operare la ritenuta d'acconto e l'introduzione di nuove aliquote e modalità di calcolo. Inoltre, sono state introdotte disposizioni volte a semplificare le procedure di adempimento e a potenziare i controlli per prevenire eventuali abusi. Uno degli elementi chiave delle nuove normative riguarda l'estensione dell'ambito di applicazione della ritenuta d'acconto a diverse tipologie di redditi e transazioni. Ad esempio, sono state introdotte disposizioni specifiche per le transazioni finanziarie, i redditi di lavoro autonomo, i compensi per prestazioni professionali, e i proventi derivanti da locazioni e affitti. Applicazioni Pratiche Le nuove normative richiedono un'attenta valutazione delle implicazioni pratiche per i contribuenti e per gli operatori economici. Di seguito, verranno esaminati alcuni scenari comuni e le relative applicazioni pratiche della ritenuta d'acconto. Redditi di Lavoro Autonomo : I professionisti e gli autonomi che percepiscono redditi da prestazioni professionali sono tenuti a operare la ritenuta d'acconto sulle fatture emesse. La percentuale di ritenuta varia in base alla tipologia di attività svolta e può essere soggetta a revisione periodica da parte dell'Agenzia delle Entrate. Transazioni Finanziarie : Le istituzioni finanziarie sono tenute a operare la ritenuta d'acconto sui redditi generati da investimenti finanziari come dividendi, interessi e plusvalenze. Le aliquote di ritenuta possono variare in base alla tipologia di reddito e al profilo fiscale del beneficiario. Locazioni e Affitti : I proprietari di immobili locati devono operare la ritenuta d'acconto sulle quote di affitto pagate dai conduttori. Le disposizioni relative alla ritenuta d'acconto sulle locazioni sono soggette a specifiche deroghe e limitazioni in base alla tipologia di contratto e alla natura dell'immobile. Compensi per Collaborazioni Occasionali : Le aziende e i professionisti che assumono collaboratori occasionali o consulenti esterni sono tenuti a operare la ritenuta d'acconto sui compensi corrisposti. Le modalità di calcolo della ritenuta dipendono dalla durata e dalla natura della collaborazione. Limiti di fatturazione con ritenuta d'acconto. Con la ritenuta d'acconto non esiste un limite di fatturazione in sé. Tuttavia, è importante tenere conto di alcuni aspetti: Regime forfettario: Se sei un professionista che opera con il regime forfettario, hai un limite di ricavi annui da non superare. Questo limite varia a seconda del codice ATECO di appartenenza. Ad esempio, per i professionisti con codice ATECO 70.20.01 (Consulenza del lavoro), il limite è di 80.000 euro. Superato il limite, decadi dal regime forfettario e sei obbligato ad aderire al regime ordinario, con la relativa apertura della Partita IVA e la gestione della contabilità. Prestazioni occasionali: Se emetti fatture con ritenuta d'acconto per prestazioni occasionali , il limite per non superare la soglia di esenzione IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) è di 5.000 euro annui . Superato questo limite, i redditi da prestazione occasionale concorrono a formare il reddito imponibile ai fini IRPEF. Regime ordinario: Se sei un professionista che opera con il regime ordinario, non hai un limite di fatturazione con la ritenuta d'acconto. Tuttavia, la ritenuta d'acconto in questo regime è applicata solo su alcune categorie di redditi, come ad esempio i redditi da lavoro autonomo e da impresa individuale. Per altre categorie di redditi, dovrai applicare l'IVA e versare le relative imposte. Raccomandazioni: È importante consultare il proprio commercialista per verificare il regime fiscale più adatto alle tue esigenze e per conoscere i limiti di fatturazione specifici del tuo caso. In generale, la ritenuta d'acconto è consigliata per fatture di importo basso o per attività occasionali . Per fatture di importo elevato o per attività continuative, il regime ordinario con Partita IVA potrebbe essere più vantaggioso. Ritenuta d'acconto vs Partita IVA: le differenze Regime fiscale La principale differenza tra la ritenuta d'acconto e la Partita IVA risiede nel regime fiscale applicato: Ritenuta d'acconto: il reddito viene tassato direttamente alla fonte, ovvero all'atto del pagamento, mediante la detrazione di un'imposta (ritenuta d'acconto) da parte del sostituto d'imposta (ad esempio, il committente). Il contribuente non deve presentare una propria dichiarazione dei redditi. Partita IVA: il reddito viene tassato in base al regime fiscale scelto dal contribuente (ad esempio, regime forfettario o regime ordinario), con la presentazione di una propria dichiarazione dei redditi e il versamento delle relative imposte. Obblighi L'apertura della Partita IVA comporta una serie di obblighi connessi, tra cui: Iscrizione all'INPS: il contribuente è tenuto ad iscriversi all'INPS e a versare i contributi previdenziali. Contabilità: il contribuente è tenuto a tenere la contabilità, registrando i propri ricavi e costi. Fatture: il contribuente è tenuto ad emettere fatture per le prestazioni di beni e servizi rese. Dichiarazioni periodiche: il contribuente è tenuto a presentare delle dichiarazioni periodiche (ad esempio, mensili o trimestrali) all'Agenzia delle Entrate. Vantaggi e svantaggi La scelta tra ritenuta d'acconto e Partita IVA dipende da diverse variabili, tra cui: Volume d'affari: la ritenuta d'acconto è generalmente più conveniente per i redditi occasionali o di basso importo, mentre la Partita IVA può essere più vantaggiosa per redditi più elevati e continuativi. Costi: l'apertura e la gestione della Partita IVA comportano alcuni costi fissi e variabili (ad esempio, commercialista, software di fatturazione). Flessibilità: la ritenuta d'acconto offre maggiore flessibilità per attività occasionali o saltuarie, mentre la Partita IVA offre maggiore autonomia e possibilità di crescita. In sintesi: La ritenuta d'acconto è un regime fiscale semplificato che non richiede l'apertura della Partita IVA. La Partita IVA comporta l'assunzione di una serie di obblighi connessi, ma offre maggiore autonomia e possibilità di crescita. La scelta tra ritenuta d'acconto e Partita IVA deve essere valutata in base alle specifiche esigenze del contribuente. Per approfondire: Sito web dell'Agenzia delle Entrate: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/ Sito web del MEF: https://www.mef.gov.it/ Se ti è piaciuto questo articolo e hai bisogno di un supporto specializzato contattaci , il nostro team commerciale è a tua disposizione per provare a studiare insieme a te un modello di recruiting in linea con le tue necessità e la tua cultura aziendale.
- Mary Kay Ash: l'eredità della migliore venditrice della storia
I Giganti della Vendita è la nostra rubrica in cui ripercorriamo storie, vite ed aneddoti delle personalità che hanno segnato in positivo il mondo delle vendite, in Italia oppure all'estero. Nel vasto mondo delle vendite, pochi nomi brillano con la stessa intensità di Mary Kay Ash. Fondatrice di Mary Kay Cosmetics, è considerata da molti la migliore venditrice della storia. La sua storia di successo è intrisa di innovazione, leadership e una determinazione straordinaria. Mary Kay Ash non è stata solo una venditrice straordinaria, ma anche una visionaria il cui impatto si estende ben oltre il mondo delle vendite. Nata nel 1918 a Hot Wells, Texas, Mary Kay ha intrapreso un percorso che l'ha vista emergere come un'icona del successo imprenditoriale, promuovendo al contempo l'empowerment femminile in un'epoca in cui le donne affrontavano sfide significative nel mondo degli affari. Il percorso di Mary Kay Ash Nata in Texas nel 1918, Mary Kay non ebbe una vita facile. Cresciuta in una famiglia povera, dovette fin da giovane lavorare per mantenersi. La sua carriera nel mondo delle vendite iniziò a 25 anni, quando entrò a far parte della Stanley Home Products, azienda di prodotti per la casa. La scintilla imprenditoriale Nonostante il successo come venditrice, Mary Kay nutriva l'ambizione di creare un'azienda propria. Nel 1963, all'età di 45 anni, fondò la Mary Kay Cosmetics. La sua mission era rivoluzionaria: creare un'azienda che offrisse alle donne opportunità di carriera e di crescita economica in un contesto che, all'epoca, le relegava a ruoli marginali. L'innovazione nel Modello di Business Mary Kay Ash ha rivoluzionato il concetto di vendita diretta introducendo un modello di business unico. Ha sviluppato un piano di compensazione che premiava i rappresentanti di vendita non solo per le proprie vendite, ma anche per la formazione e il supporto fornito agli altri membri del team. Questo approccio innovativo ha contribuito a creare una cultura di collaborazione che ha reso Mary Kay un fenomeno senza precedenti nella vendita diretta. Empowerment delle donne e leadership Mary Kay Ash era determinata a rompere il soffitto di cristallo e a fornire alle donne l'opportunità di raggiungere il successo imprenditoriale. La sua azienda ha offerto alle donne la possibilità di possedere il proprio business, guadagnare reddito e scalare le posizioni aziendali. Mary Kay ha incarnato il concetto di leadership etica, dimostrando che l'integrità e il rispetto possono coesistere con il successo finanziario. La Filosofia "Golden Rule" Un altro elemento fondamentale del successo di Mary Kay è stata la sua adozione della filosofia "Golden Rule" (Regola d'Oro). Incoraggiava i suoi consulenti di bellezza a trattare gli altri come avrebbero voluto essere trattati, creando un ambiente di fiducia e rispetto reciproco. Questo approccio etico alla vendita è stato uno dei pilastri del successo di Mary Kay Cosmetics. Il Record Di Mary Kay Nella Vendita Diretta Mary Kay Ash ha costruito un impero. Nel 1973, Mary Kay Cosmetics è stata inserita nel Guinness dei Primati come la compagnia di vendita diretta con la crescita più rapida al mondo. L'azienda ha continuato a prosperare, raggiungendo milioni di donne in tutto il mondo. La sua filosofia e il suo approccio alle vendite sono rimasti una costante anche dopo la sua morte nel 2001 all'età di 83 anni. L'azienda da lei fondata continua a prosperare, con oltre 3 milioni di consulenti di bellezza in tutto il mondo. Perché Mary Kay Ash è considerata la migliore venditrice della storia? Ecco alcuni dei motivi che le hanno conferito questo titolo: Le sue eccezionali doti di vendita: Mary Kay era una venditrice naturale, capace di conquistare la fiducia e il rispetto dei suoi clienti. La sua visione imprenditoriale: Ha rivoluzionato il mondo delle vendite creando un modello di business innovativo e basato sul network marketing. La sua filosofia del "dare": Mary Kay credeva nell'importanza di aiutare gli altri e di creare un ambiente di lavoro positivo e gratificante. Il suo impatto duraturo: L'azienda da lei fondata continua a prosperare e ad ispirare le donne di tutto il mondo. Se ti è piaciuto questo articolo e hai bisogno di un supporto specializzato contattaci, il nostro team commerciale è a tua disposizione per provare a studiare insieme a te un modello di recruiting in linea con le tue necessità e la tua cultura aziendale.
- Joe Girard: il miglior venditore della storia
I Giganti della Vendita è la nostra rubrica in cui ripercorriamo storie, vite ed aneddoti delle personalità che hanno segnato in positivo il mondo delle vendite, in Italia oppure all'estero. Joseph Samuel Girardi, conosciuto come Joe Girard, è un nome che è sinonimo di vendita. Chiamato "Il Miglior Venditore del Mondo" dal Guinness dei Primati, Joe Girard è un'icona nella storia delle vendite e un uomo d'affari straordinario. Nato il 1º novembre 1928 a Detroit, Michigan, negli Stati Uniti, Girard ha iniziato la sua carriera di venditore alla giovane età di 16 anni, quando ha iniziato a lavorare in un concessionario di automobili. Gli Inizi nella Vendita di Auto La sua storia inizia in un contesto poco agevole. Cresciuto in una famiglia di nove persone durante la Grande Depressione, Girard ha sperimentato le difficoltà economiche fin da giovane. Dopo aver iniziato a lavorare in un concessionario Chevrolet, ha rapidamente dimostrato un talento innato per la vendita. La sua dedizione e il suo approccio unico nel trattare con i clienti gli hanno permesso di emergere in un mondo altamente competitivo. Strategie Vincenti di Joe Girard Relazioni Personali e Rete di Clienti Una delle chiavi del successo di Girard è stata la sua capacità di costruire relazioni personali con i clienti. Non vedeva solo le persone come potenziali acquirenti, ma come individui con esigenze, desideri e storie uniche. Ha sviluppato una vasta rete di clienti fedeli, mantenendo un contatto regolare attraverso lettere personali e cartoline di auguri. Riconoscimenti e Apprezzamenti Personalizzati Joe Girard era noto per inviare migliaia di cartoline di auguri personalizzate a clienti e conoscenti durante le festività e gli anniversari. Questo approccio personalizzato ha contribuito a mantenere la sua presenza nella mente dei clienti e a costruire un forte senso di fedeltà. Approccio Competitivo e Determinazione La sua filosofia di vendita era basata su una competizione sana. Girard credeva che ogni cliente dovesse sentirsi speciale, e per fare ciò, ha implementato strategie competitive. Ad esempio, se un cliente comprava da un altro venditore, Girard si impegnava a fare tutto il possibile per offrire un affare migliore e ottenere la sua fiducia. Il Riconoscimento nel Guinness dei Primati Joe Girard ha raggiunto l'apice della sua carriera nel 1973 quando è stato riconosciuto dal Guinness dei Primati come il miglior venditore di auto del mondo. Ha stabilito un record impressionante, vendendo 1.425 automobili nuove nel 1973, un risultato che ancora oggi rimane insuperato. Questo riconoscimento è la testimonianza tangibile della sua straordinaria abilità nelle vendite. Dopo la Carriera di Venditore Dopo il raggiungimento di tale successo, Joe Girard ha continuato a condividere le sue esperienze e le sue strategie attraverso libri, seminari e consulenze. I suoi insegnamenti hanno ispirato generazioni di venditori a livello globale, consolidando la sua eredità nel mondo delle vendite. È un modello per tutti i venditori, e la sua storia dimostra che è possibile raggiungere grandi risultati con passione, duro lavoro e dedizione. Le tecniche di vendita di Joe Girard Girard era un venditore di talento, e ha sviluppato una serie di tecniche di vendita innovative che gli hanno permesso di raggiungere il successo. Ecco alcune delle sue tecniche più famose: L'importanza dell'ascolto: Girard era un maestro nell'ascoltare i bisogni dei clienti. Credeva che la chiave per una vendita di successo fosse capire cosa il cliente stava cercando. La personalizzazione: Girard era un grande sostenitore della personalizzazione. Credeva che ogni cliente fosse diverso, e che le vendite dovessero essere personalizzate per soddisfare le esigenze individuali del cliente. Il follow-up: Girard credeva nell'importanza del follow-up. Chiamava i clienti il giorno dopo la vendita per assicurarsi che fossero soddisfatti. Questo ha dimostrato ai clienti che Girardi era interessato al loro successo, e ha contribuito a costruire relazioni durature. La motivazione: Girard era un grande motivatore. Incoraggiava i suoi colleghi a raggiungere i loro obiettivi e a migliorare le proprie abilità di vendita. Alcuni numeri sulle vendite di Joe Girard Il suo anno più produttivo è stato il 1973, quando ha venduto 1.645 auto. La sua media di vendite al giorno era di 4,3 auto. Ha venduto auto a persone di tutte le età, dai 20 ai 90 anni. Ha venduto auto a persone di tutte le professioni, dai medici ai camionisti. Ha venduto auto in tutti gli Stati Uniti, dal Maine alla California. Se ti è piaciuto questo articolo e hai bisogno di un supporto specializzato contattaci, il nostro team commerciale è a tua disposizione per provare a studiare insieme a te un modello di recruiting in linea con le tue necessità e la tua cultura aziendale.
- Fuga dal lavoro tossico: le domande da fare durante il colloquio di selezione
L'entusiasmo per un nuovo lavoro può offuscare la vista su alcuni aspetti critici dell'ambiente lavorativo. Capire se un'azienda ha un clima aziendale tossico è fondamentale per la propria serenità e il proprio benessere professionale. Ecco alcuni segnali da non sottovalutare durante un colloquio di lavoro: Segnali verbali: Mancanza di entusiasmo: Se gli interlocutori aziendali con cui interagisci durante il colloquio appaiono apatici o demotivati, potrebbe essere un segno di malcontento generale. Risposte vaghe o negative: Se le domande sul lavoro o sul team ricevono risposte evasive o eccessivamente negative, potrebbe indicare problemi sottostanti. Gossip o lamentele: Se durante il colloquio si sente parlare di pettegolezzi o lamentele continue, potrebbe essere un campanello d'allarme. Segnali non verbali: Mancanza di contatto visivo: Se l'intervistatore evita il contatto visivo o ha un linguaggio del corpo teso, potrebbe indicare nervosismo o disagio. Ambiente disordinato o trascurato: Un ufficio disordinato o poco curato può essere un riflesso di una cultura aziendale disorganizzata. Fretta o disorganizzazione: Se il colloquio è frettoloso o disorganizzato, potrebbe indicare una mancanza di rispetto per il tempo dei candidati. Domande da fare durante il colloquio per approfondire: Com'è l'atmosfera lavorativa? Questa domanda generica può aiutare a capire il clima aziendale generale. Ascolta attentamente la risposta e poni attenzione al tono di voce e al linguaggio del corpo dell'intervistatore. Quali sono le opportunità di crescita e sviluppo? Un'azienda che valorizza i propri dipendenti investe nella loro formazione e crescita professionale. Se l'azienda non offre opportunità di crescita, potrebbe essere un segno che non è interessata a farti progredire nella tua carriera. Come viene gestito il feedback? Un sistema di feedback aperto e costruttivo è fondamentale per migliorare le prestazioni e la crescita professionale. Se l'azienda non ha un sistema di feedback efficace, potrebbe essere un segno che non è aperta al confronto e al miglioramento. C'è un alto turnover di dipendenti? Un alto turnover di dipendenti può essere un segno di malcontento e di problemi all'interno dell'azienda. Chiedi informazioni sul tasso di turnover e sulle ragioni per cui i dipendenti lasciano l'azienda. Quali sono i valori aziendali? I valori aziendali dovrebbero essere in linea con i tuoi principi etici e professionali. Assicurati di comprendere i valori dell'azienda e di sentirti a tuo agio con essi. Altri consigli per capire se un ambiente è tossico: Fai attenzione al tuo istinto: Se durante il colloquio hai un'impressione negativa, prendila in considerazione. Il tuo istinto può spesso essere un buon indicatore di come ti sentirai in un ambiente lavorativo. Ricerca l'azienda online: Leggi le recensioni dei dipendenti online per avere un quadro più completo dell'ambiente lavorativo. Cerca recensioni su siti web come Glassdoor o Indeed. Parla con i dipendenti attuali: Se possibile, cerca di parlare con i dipendenti attuali per avere un'idea diretta dell'ambiente lavorativo. Chiedi loro informazioni sul clima aziendale, sul lavoro quotidiano e sulle opportunità di crescita. Segnali di un ambiente di lavoro tossico da non sottovalutare: Comportamenti: Micromanagement: Se l'intervistatore o i dipendenti intervistati menzionano un controllo eccessivo da parte dei manager, potrebbe essere un segno di un ambiente di lavoro soffocante. Comportamenti scorretti: Se durante il colloquio assisti a maltrattamenti o a un tono di voce irrispettoso, prendilo come un campanello d'allarme. Politiche aziendali: Mancanza di flessibilità: Se l'azienda non offre flessibilità lavorativa (come orari flessibili o telelavoro), potrebbe non essere adatta a chi ha esigenze specifiche. Mancanza di benefits: Se l'azienda non offre benefit aziendali adeguati (come ferie pagate, congedo parentale o assicurazione sanitaria), potrebbe non essere attenta al benessere dei propri dipendenti. Bassi salari: Se lo stipendio offerto è inferiore alla media del settore, potrebbe essere un segno che l'azienda non valorizza i propri dipendenti. Consigli per gestire un colloquio in un ambiente potenzialmente tossico: Mantieni la calma e la professionalità: Non farti influenzare dall'atmosfera negativa. Fai domande precise e pertinenti: Cerca di ottenere informazioni utili per capire se l'azienda è adatta a te. Segui il tuo istinto: Se ti senti a disagio, non aver paura di andartene. Ricorda: Non aver paura di fare domande o di approfondire i tuoi dubbi durante il colloquio. La tua priorità è trovare un ambiente di lavoro sano e stimolante che ti permetta di crescere professionalmente e di sentirti valorizzato. Non accontentarti di un lavoro in un ambiente tossico solo per avere un'occupazione. Conclusione: Evitare un ambiente di lavoro tossico è fondamentale per la propria salute mentale e la propria carriera. Prestare attenzione ai segnali durante il colloquio di lavoro può aiutarti a prendere una decisione informata e a trovare un'azienda che valorizzi i propri dipendenti. Ricorda: il tuo benessere lavorativo è importantissimo. Non aver paura di fare domande o di approfondire i tuoi dubbi durante il colloquio. Scegli un'azienda che ti permetta di crescere professionalmente e di sentirti valorizzato. Se ti è piaciuto questo articolo e hai bisogno di un supporto specializzato contattaci, il nostro team commerciale è a tua disposizione per provare a studiare insieme a te un modello di recruiting in linea con le tue necessità e la tua cultura aziendale.
- Il colloquio di lavoro perfetto: una guida completa
Il colloquio di lavoro rappresenta un momento cruciale nel percorso di carriera di ogni individuo. Spesso, rappresenta l'unica occasione per conquistare il lavoro desiderato e dare inizio a una nuova avventura professionale. Per questo motivo, è fondamentale prepararsi adeguatamente e affrontare l'intervista con la giusta dose di sicurezza e consapevolezza. Vediamo quali sono i passaggi da tenere a mente nella preparazione del tuo prossimo colloquio di lavoro: 1. Ricerca preventiva: Prima del colloquio, è essenziale condurre una ricerca approfondita sull'azienda e sul ruolo per cui ci si sta candidando. Comprendere la missione, la cultura aziendale e i prodotti o servizi offerti può aiutare a dimostrare un vero interesse per l'azienda e ad adattare le risposte alle esigenze specifiche del datore di lavoro. 2. Pratica delle risposte: Preparare le risposte alle domande comuni del colloquio può aiutare a ridurre lo stress e a garantire risposte chiare e concise. Esercitarsi davanti a uno specchio o con un amico può essere utile per perfezionare la comunicazione verbale e non verbale. 3. Vestirsi appropriatamente: L'abbigliamento professionale è essenziale per creare una buona prima impressione. È consigliabile indossare abiti puliti, ben curati e adatti all'ambiente lavorativo dell'azienda. Anche se l'abbigliamento può variare a seconda dell'industria, è meglio essere leggermente troppo formali che troppo informali. 4. Comportamento e linguaggio del corpo: Il linguaggio del corpo può trasmettere molto sul tuo atteggiamento e la tua personalità. Mantieni il contatto visivo, sii sicuro ma non arrogante, e usa gesti aperti e positivi per comunicare fiducia e interesse. Mantieni una postura eretta e evita comportamenti distrattivi come giocare con oggetti o incrociare le braccia. 5. Ascolto attivo: Dimostra interesse ascoltando attentamente le domande del datore di lavoro e rispondendo in modo appropriato. Fai domande pertinenti che dimostrino il tuo interesse per il ruolo e l'azienda e che evidenzino la tua capacità di pensiero critico. 6. Essere autentici: Sii te stesso durante il colloquio. Mostrare autenticità e sincerità può aiutare a stabilire una connessione con il datore di lavoro e a dimostrare che sei una persona affidabile e genuina. 7. Rispondere con esempi: Quando possibile, supporta le tue risposte con esempi concreti delle tue esperienze passate e dei tuoi successi. Questo può aiutare a dimostrare le tue capacità e competenze in modo tangibile. 8. Gestire le Domande Difficili: Preparati ad affrontare domande difficili o impreviste con calma e compostezza. Se non conosci la risposta a una domanda, ammettilo sinceramente e sii pronto a discutere di come affronteresti la situazione. 9. Concludi con sicurezza: Alla fine del colloquio, ringrazia il datore di lavoro per l'opportunità e ribadisci il tuo interesse per il ruolo. Chiedi informazioni sul prossimo passo nel processo di selezione e fornisci i tuoi recapiti per eventuali ulteriori domande o chiarimenti. 10. Seguire con un grazie: Non dimenticare di inviare un'email di ringraziamento entro 24 ore dal colloquio, esprimendo ancora una volta il tuo apprezzamento per l'opportunità e confermando il tuo interesse per il ruolo. Consigli bonus: Sii te stesso e mantieni un'autenticità. Portati sempre dietro un cv aggiornato e coerente con la posizione alla quale ti candidi Dimostra entusiasmo e passione per il tuo lavoro. Non parlare MAI male della tua attuale società, non abbandonarti a pettegolezzi e non fornire informazioni che non siano strettamente richieste Usa un linguaggio semplice, positivo e proattivo. Fai attenzione al tuo linguaggio del corpo e alla tua comunicazione non verbale. Evita domande banali o che possono essere facilmente trovate online Sii sicuro di te e delle tue capacità. Altri consigli utili: Esistono numerosi libri e siti web che offrono consigli e suggerimenti per affrontare un colloquio di lavoro. Puoi anche partecipare a corsi di formazione specifici per migliorare le tue capacità di vendita, torneranno sicuramente utili nei prossimi colloqui, La simulazione di un colloquio con un amico o un familiare può aiutarti a sentirti più sicuro e preparato. Ora non vi resta che candidarvi alla posizione e all'azienda che desiderate, in bocca al lupo per il prossimo colloquio di lavoro! Se ti è piaciuto questo articolo e hai bisogno di un supporto specializzato contattaci, il nostro team commerciale è a tua disposizione per provare a studiare insieme a te un modello di recruiting in linea con le tue necessità e la tua cultura aziendale.
- The Consultant: un thriller psicologico sul lato oscuro del business
Cinema & Lavoro è la sezione dedicata a tutti i nostri utenti cinefili dove andremo a raccogliere i migliori film sul mondo del lavoro. The Consultant, Daniel Attias, Charlotte Brändström, Alexis Ostrander, Matt Shakman, Karyn Kusama, 2023 (USA). The Consultant, la serie tv thriller psicologico disponibile su Prime Video, ha attirato l'attenzione del pubblico e della critica per la sua trama avvincente e il ritratto inquietante del mondo aziendale. La serie segue le vicende di Regus Patoff (interpretato da un magistrale Christoph Waltz), un misterioso consulente che viene assunto da una società di videogiochi dopo la morte del suo CEO. Patoff, con i suoi modi enigmatici e le sue richieste esigenti, inizia a rivoluzionare l'azienda, implementando metodi di lavoro controversi e creando un clima di tensione e paranoia tra i dipendenti. Un ritratto satirico (e critico) del capitalismo Al di là della trama avvincente, The Consultant offre una profonda riflessione sul lato oscuro del capitalismo e del mondo del lavoro. La serie critica la cultura aziendale ossessionata dalla produttività e dal profitto a scapito del benessere dei dipendenti. Patoff rappresenta l'incarnazione di questo sistema spietato, un tiranno che non esita a sacrificare la salute mentale e fisica dei suoi sottoposti per raggiungere i suoi obiettivi. Fin da subito, Patoff inizia a rivoluzionare l'azienda. Impone nuovi orari di lavoro, regole ferree e metodi di lavoro inusuali. Inoltre, inizia a indagare sulla vita privata dei dipendenti, usando le loro informazioni personali per manipolarli e controllarli. Un thriller psicologico che tiene con il fiato sospeso The Consultant è un thriller psicologico che cattura l'attenzione fin dal primo episodio. La serie è ricca di suspense e mistero, con una serie di colpi di scena che lasciano lo spettatore incollato alla sedia. La regia è impeccabile e crea un'atmosfera di tensione e inquietudine che pervade l'intera serie. Un cast eccellente Il cast di The Consultant è eccellente. Christoph Waltz - ammetto di essere di parte, chi vi scrive ha un particolare debole per lui - è perfetto nel ruolo del enigmatico e inquietante Patoff. Il resto del cast, composto da attori come Nat Wolff, Brittany O'Grady e Aimee Carrero, offre interpretazioni di grande livello. Consigliata a chi: Apprezza i thriller psicologici È interessato a una critica del capitalismo e del mondo del lavoro Cerca una serie tv con una trama avvincente e un cast eccellente Apprezza film che parlino in maniera diversa di lavoro e di business In definitiva, The Consultant è una serie tv intelligente e ben realizzata che offre un ritratto satirico del capitalismo e del mondo del lavoro. Un thriller psicologico che tiene con il fiato sospeso e che non lascia indifferenti. Voto: 7/10
- Le 60 migliori aziende in cui lavorare in Italia nel 2024
L'ambizione di lavorare in un ambiente stimolante, gratificante e ricco di opportunità è comune a molti. La ricerca del "lavoro dei sogni" diventa ancora più importante quando si considera il tempo che dedichiamo alla nostra professione. Fortunatamente, in Italia esistono diverse aziende che si distinguono per il loro eccellente clima aziendale, offrendo ai propri dipendenti condizioni di lavoro ottimali e opportunità di crescita. Le migliori aziende per cui lavorare in Italia nel 2024 sono state premiate da Great Place to Work Italia, l'istituto internazionale che premia le eccellenze del workplace. Le 60 aziende vincitrici si distinguono per la creazione di un ambiente di lavoro positivo e stimolante, basato sulla fiducia, sul rispetto e sul benessere dei collaboratori. Le 60 migliori aziende del 2024 Le aziende premiate si dividono in base al numero di dipendenti: - Piccole aziende (fino a 50 dipendenti): Biogen Italia Storeis Skylabs Everis Novartis - Medie aziende (da 51 a 149 dipendenti): Salesforce MSD Italia Eppendorf Bolton Group AIA - Grandi aziende (oltre 500 dipendenti): Hilton Teleperformance Italia Conte.it DHL Supply Chain Italy Intesa Sanpaolo Le eccellenze del Sud Italia Nonostante la minore concentrazione di aziende nel Sud Italia, alcune realtà del territorio si sono distinte per il loro clima aziendale positivo. Tra queste: Prestiter (Molise) PA Advice (Campania) Apuliasoft (Puglia) Plurimpresa (Sicilia) Novidis (Abruzzo) ACSoftware (Calabria) Cosa rende un'azienda un Best Workplace? Le aziende premiate da Great Place to Work Italia si distinguono per una serie di fattori, tra cui: Clima aziendale positivo e collaborativo Fiducia e rispetto reciproco tra manager e collaboratori Opportunità di crescita e sviluppo professionale Welfare aziendale Attenzione al benessere dei collaboratori Perché lavorare in una Best Workplace? Lavorare in un'azienda che valorizza i propri collaboratori offre numerosi vantaggi, tra cui: Maggiore soddisfazione lavorativa Migliore equilibrio tra vita lavorativa e privata Maggiore produttività e creatività Minore turnover Se sei alla ricerca di un nuovo lavoro, consulta la lista delle 60 migliori aziende in cui lavorare in Italia per trovare l'ambiente di lavoro ideale per te. Per maggiori informazioni: Sito web Great Place to Work Italia: https://www.greatplacetowork.it/ Articolo Forbes sulle migliori aziende in cui lavorare in Italia: https://forbes.it/classifiche-forbes/best-italia/quali-sono-i-migliori-datori-di-lavoro-al-mondo-le-24-aziende-italiane-in-classifica/ Se ti è piaciuto questo articolo e hai bisogno di un supporto specializzato contattaci, il nostro team commerciale è a tua disposizione per provare a studiare insieme a te un modello di recruiting in linea con le tue necessità e la tua cultura aziendale.















