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- Stress, burnout e produttività: la crisi invisibile della salute mentale nel nostro lavoro
La salute mentale nel contesto lavorativo italiano è una questione di crescente preoccupazione, con diverse statistiche che evidenziano l'impatto significativo su lavoratori e aziende. Il benessere psicologico dei dipendenti sta diventando un fattore cruciale per la produttività e la sostenibilità delle imprese, richiedendo azioni concrete per affrontare il problema. Prevalenza del Disagio Psicologico tra i Lavoratori Secondo un'analisi condotta da HAYS Italia in collaborazione con il centro medico Serenis , quasi un lavoratore su due (49,4%) riferisce di trovarsi in una situazione di grave disagio psicologico. Le principali cause identificate includono: Clima interno difficile (50%) Carichi di lavoro eccessivi (38%) Questo dimostra come la gestione dell'ambiente lavorativo e delle aspettative sia fondamentale per prevenire il disagio mentale. Incidenza del Burnout Il burnout, riconosciuto dall' Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come un fenomeno legato allo stress lavorativo cronico, sta diventando sempre più diffuso. In Italia: Il 16% dei lavoratori manifesta sintomi di burnout Il 43% riporta una sensazione di esaurimento delle forze e stanchezza fisica e mentale Questi dati sottolineano l'importanza di affrontare il burnout come priorità per il benessere dei dipendenti, adottando misure preventive e strategie di supporto. Impatto Economico della Scarsa Salute Mentale A livello globale, si stima che ogni anno si perdano fino a 12 miliardi di giornate lavorative a causa di disturbi mentali, generando una perdita economica di circa 1.000 miliardi di dollari . In Italia: Il 50% del costo sociale totale delle condizioni di salute mentale è attribuibile a costi indiretti, come la ridotta produttività L'assenteismo e il presentismo (presenza al lavoro con ridotta efficienza) contribuiscono a un calo delle performance aziendali Le imprese che investono nel benessere psicologico dei dipendenti non solo migliorano la qualità della vita dei lavoratori, ma ottengono anche un ritorno economico positivo. Percezione del Benessere Mentale La percezione del benessere mentale in Italia è allarmante: Solo il 18% degli italiani dichiara uno stato di pieno benessere mentale, posizionando il Paese tra gli ultimi in Europa per questo indicatore. Il 56% degli italiani riferisce di sentirsi stressato, evidenziando una diffusione significativa dello stress nella popolazione lavorativa. Questo suggerisce la necessità di promuovere politiche aziendali orientate al miglioramento del benessere mentale e alla riduzione dello stress lavorativo. Sintomi di Disturbi Mentali Un'analisi condotta da IPSOS ha evidenziato che: Il 26% della popolazione italiana manifesta sintomi riconducibili a depressione, ansia o stress in forma grave o molto grave. Tuttavia, il 90% degli italiani valuta la propria condizione mentale come buona o media, suggerendo una possibile discrepanza tra percezione e realtà. Questo significa che molte persone potrebbero sottovalutare il proprio stato di salute mentale, evitando di cercare il supporto necessario. Soluzioni e Interventi per un Ambiente di Lavoro Sano Di fronte a questa crisi emergente, è necessario adottare misure concrete per migliorare la salute mentale nei luoghi di lavoro. In questi ultimi due anni abbiamo notato che alcuni nostri clienti hanno incominciato ad adottare alcune strategie che stanno notevolmente migliorando lo stato di salute mentale dei propri dipendenti. Cercando di riassumerle, abbiamo identificato quattro diverse casistiche: Formazione sulla gestione dello stress : Corsi e workshop per aumentare la consapevolezza sulle tecniche di rilassamento e resilienza. Politiche di welfare aziendale : Introduzione di supporto psicologico e programmi di benessere per i dipendenti. Ambienti di lavoro più flessibili : Promozione dello smart working e della flessibilità oraria per ridurre lo stress da sovraccarico. Promozione di una cultura del benessere : Creazione di un ambiente di lavoro inclusivo e di supporto, con particolare attenzione alla comunicazione interna. Purtroppo le statistiche parlano chiaro: la salute mentale nei luoghi di lavoro in Italia non può più essere più ignorata. Ma cosa possiamo fare concretamente? ✅ Se sei un dipendente, prenditi cura del tuo benessere e non esitare a chiedere aiuto quando necessario. ✅ Se sei un manager o un imprenditore, investi nel benessere psicologico della tua squadra: un ambiente di lavoro sano è sinonimo di successo. Non lasciare che lo stress e il burnout diventino la normalità. Noi tutti attori protagonisti del mondo del lavoro, insieme, possiamo costruire un futuro lavorativo migliore. Se ti è piaciuto questo articolo e hai bisogno di un supporto specializzato contattaci , il nostro team commerciale è a tua disposizione per provare a studiare insieme a te un modello di recruiting in linea con le tue necessità e la tua cultura aziendale.
- Otto Donne per l’8 Marzo: leadership, coraggio e successo
L’8 marzo è molto più di una data sul calendario. È un momento per celebrare la determinazione, la resilienza e il talento delle donne che hanno infranto barriere e cambiato la storia. Nel mondo delle vendite e del business, alcune di loro hanno lasciato un’impronta indelebile, sfidando convenzioni e creando imperi partendo da zero. Oggi raccontiamo la storia di otto donne straordinarie che ci insegnano che nulla è impossibile quando si ha coraggio e visione. 1. Madam C.J. Walker – Dal sogno alla realtà: la prima donna milionaria self-made Nata nel 1867 da genitori ex schiavi, Sarah Breedlove, meglio conosciuta come Madam C.J. Walker ( leggi qui la sua storia ), trasformò la sua passione in un impero. Partendo dalla vendita porta a porta di prodotti per capelli destinati alle donne afroamericane, costruì un’azienda milionaria che diede lavoro a migliaia di persone. La sua storia è un inno alla perseveranza: “Non esiste fortuna, esiste solo duro lavoro e opportunità da cogliere”. 2. Estée Lauder – Il potere della persuasione e della bellezza Estée Lauder credeva fermamente che ogni donna potesse sentirsi bella. Il suo segreto? Regalare campioni gratuiti, far provare i prodotti, conquistare le clienti con la qualità. Oggi, il suo brand è tra i più potenti nel settore beauty. La sua filosofia era chiara: “Non ho mai sognato il successo. Ho lavorato per ottenerlo.” 3. Mary Kay Ash – L’imprenditrice che ha dato potere alle donne Quando Mary Kay Ash fondò la sua azienda nel 1963, lo fece con un obiettivo chiaro: dare alle donne la possibilità di guadagnare in modo indipendente. Con il suo modello di vendita diretta, ha cambiato la vita di milioni di consulenti in tutto il mondo. “Se pensi di poterlo fare, ce la farai”, diceva. E aveva ragione. Se vuoi approfondire la sua storia, clicca qui 4. Luisa Spagnoli – Dall’arte dolciaria alla moda di successo Imprenditrice visionaria, Luisa Spagnoli è stata una pioniera sia nell’industria alimentare che nella moda. Dopo aver fondato la Perugina e aver lanciato il celebre Bacio Perugina, ha rivoluzionato anche il settore dell’abbigliamento, creando un marchio di moda che ancora oggi rappresenta eleganza e qualità. La sua capacità di innovare e di anticipare le tendenze ha lasciato un segno indelebile nel mondo del business italiano. 5. Sophia Amoruso – Il fenomeno #Girlboss e il potere del digitale Partendo da un negozio su eBay, Sophia Amoruso ha costruito un brand di moda, Nasty Gal, che ha rivoluzionato l’e-commerce. La sua storia è una dimostrazione di come il digitale possa offrire opportunità infinite a chi sa coglierle. “Il successo non è lineare. È un viaggio pieno di alti e bassi”, racconta nel suo libro #Girlboss . 6. Indra Nooyi – La leadership visionaria che ha cambiato PepsiCo Ex CEO di PepsiCo, Indra Nooyi ha trasformato l’azienda con una strategia di innovazione e sostenibilità. Sotto la sua guida, il brand ha abbracciato prodotti più salutari e un approccio orientato al benessere. La sua visione? “Dirigere con empatia e innovare con coraggio.” 7. Sara Blakely – Da venditrice porta a porta a miliardaria Sara Blakely sapeva che l’intimo modellante poteva essere rivoluzionato. Con soli 5.000 dollari, ha creato Spanx, un marchio che oggi vale miliardi. La sua determinazione è stata la chiave del successo: “Accetta la paura, ma non lasciare che ti paralizzi.” 8. Whitney Wolfe Herd – L’imprenditrice che ha cambiato le regole del gioco Dopo aver co-fondato Tinder, Whitney Wolfe Herd ha deciso di ribaltare le dinamiche del dating online con Bumble, dando alle donne il controllo. Oggi è la più giovane CEO donna ad aver portato la sua azienda in borsa. La sua lezione? “Non aspettare il permesso di nessuno per realizzare la tua visione.” Donne che ispirano, donne che cambiano il mondo Queste storie ci insegnano che non esistono limiti se non quelli che ci poniamo. L’8 marzo celebriamo non solo queste otto straordinarie imprenditrici, ma tutte le donne che ogni giorno, con determinazione e passione, cambiano il mondo del lavoro. A tutte le professioniste, le venditrici, le imprenditrici: oggi è la vostra giornata. Siate fiere di chi siete e di ciò che costruite ogni giorno. Buon 8 marzo! 🌸 Se ti è piaciuto questo articolo e hai bisogno di un supporto specializzato contattaci , il nostro team commerciale è a tua disposizione per provare a studiare insieme a te un modello di recruiting in linea con le tue necessità e la tua cultura aziendale.
- Agenti di commercio: nuove regole fiscali 2025 sulle spese deducibili – cosa cambia e come adeguarsi
A partire dal 1° gennaio 2025, la normativa fiscale italiana ha introdotto rilevanti modifiche riguardanti la deducibilità delle spese per gli agenti di commercio. Queste novità mirano a garantire una maggiore trasparenza e tracciabilità nelle transazioni, influenzando direttamente le modalità operative degli agenti. Obbligo di Tracciabilità per le Spese Deducibili La Legge di Bilancio 2025 ha stabilito che tutte le spese deducibili, incluse quelle di rappresentanza e di trasferta, devono essere effettuate tramite strumenti di pagamento tracciabili. Questo significa che pagamenti in contanti non saranno più considerati validi ai fini della deducibilità fiscale. Pertanto, gli agenti di commercio devono utilizzare metodi come bonifici bancari, carte di credito o altri sistemi elettronici per le loro transazioni. È essenziale conservare non solo la documentazione fiscale, come le fatture, ma anche le prove del pagamento tracciabile, come ricevute bancarie o estratti conto. L'assenza di tale documentazione potrebbe comportare la non deducibilità della spesa e possibili sanzioni in sede di controllo fiscale. Spese di Rappresentanza: Limiti e Condizioni Le spese di rappresentanza, che includono omaggi ai clienti, cene di lavoro e altri costi sostenuti per promuovere l'attività, sono soggette a specifiche regole di deducibilità. In particolare, tali spese sono deducibili al 75% entro determinati limiti percentuali basati sul volume dei ricavi: 1,5% dei ricavi e altri proventi fino a 10 milioni di euro; 0,6% dei ricavi per la parte eccedente i 10 milioni e fino a 50 milioni di euro; 0,4% dei ricavi per la parte eccedente i 50 milioni di euro. Ad esempio, un agente con un fatturato annuo di 100.000 euro potrà dedurre fino a 1.500 euro di spese di rappresentanza, di cui il 75% sarà effettivamente deducibile, ossia 1.125 euro. Per gli omaggi ai clienti, se il valore unitario non supera i 50 euro (IVA esclusa), la deducibilità è totale. È fondamentale che ogni spesa sia supportata da una fattura intestata correttamente e che il pagamento sia effettuato tramite un metodo tracciabile. Spese di Trasferta: Nuove Regole di Deducibilità Le spese di trasferta, ossia i costi sostenuti per viaggi di lavoro, sono anch'esse soggette a nuove disposizioni. Per essere deducibili, tali spese devono rispettare specifici limiti giornalieri: Fino a 180,76 euro per trasferte sul territorio nazionale; Fino a 258,23 euro per trasferte all'estero. Anche in questo caso, il pagamento deve avvenire tramite strumenti tracciabili. È consigliabile conservare dettagliatamente tutta la documentazione relativa alla trasferta, inclusi biglietti di viaggio, ricevute di alloggio e pasti, oltre alle prove di pagamento. Una gestione accurata di questa documentazione non solo assicura la conformità alle normative fiscali, ma facilita anche eventuali controlli da parte delle autorità competenti. Implicazioni per gli Agenti di Commercio Queste modifiche normative richiedono agli agenti di commercio un'attenzione particolare nella gestione delle proprie spese professionali. È fondamentale adottare procedure interne che garantiscano la tracciabilità di ogni transazione deducibile. Questo potrebbe comportare l'aggiornamento dei sistemi di pagamento utilizzati, la formazione del personale amministrativo e una revisione delle politiche interne relative alle spese. Inoltre, una comunicazione chiara con i fornitori e i clienti riguardo alle nuove modalità di pagamento può prevenire eventuali disguidi e assicurare una corretta deducibilità delle spese sostenute. È consigliabile che gli agenti di commercio adeguino le proprie procedure amministrative per garantire la conformità alle nuove disposizioni, assicurandosi di utilizzare sempre metodi di pagamento tracciabili e di conservare accuratamente tutta la documentazione correlata alle spese sostenute. Adeguarsi tempestivamente a questi cambiamenti significa costruire una base più solida per il futuro, riducendo rischi fiscali e rendendo la propria attività più organizzata ed efficiente. Se ti è piaciuto questo articolo e hai bisogno di un supporto specializzato contattaci , il nostro team commerciale è a tua disposizione per provare a studiare insieme a te un modello di recruiting in linea con le tue necessità e la tua cultura aziendale.
- ATECO 2025: le novità per gli Agenti di Commercio e come prepararsi
A partire dal 1° gennaio 2025, l'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) ha introdotto la nuova classificazione delle attività economiche, denominata ATECO 2025, che sostituisce la precedente versione del 2007. Questa nuova classificazione sarà operativa a livello amministrativo dal 1° aprile 2025, consentendo alle diverse amministrazioni di adeguarsi alle modifiche apportate. Principali Novità della Classificazione ATECO 2025 L'ATECO 2025 è stata sviluppata in linea con la NACE Rev. 2.1, la classificazione statistica delle attività economiche adottata a livello europeo. Questo allineamento mira a garantire una maggiore uniformità e comparabilità dei dati tra i Paesi dell'Unione Europea. Tra le principali novità introdotte, vi è l'inclusione di nuove categorie professionali emergenti, come gli influencer, riconosciuti ufficialmente nella nuova classificazione. Questo aggiornamento riflette l'evoluzione del mercato del lavoro e l'emergere di nuove forme di attività economiche. Impatti per gli Agenti di Commercio Per gli agenti di commercio, la nuova classificazione ATECO 2025 comporta alcune considerazioni importanti: Aggiornamento dei Codici ATECO : Sebbene non sia obbligatorio presentare una dichiarazione di variazione del codice ATECO, è consigliabile che gli agenti di commercio verifichino se il nuovo codice descrive meglio l'attività svolta. In tal caso, è opportuno procedere con una comunicazione di variazione all'Agenzia delle Entrate tramite i canali previsti, come ComUnica di Unioncamere o i modelli specifici AA7/10 per società ed enti. Implicazioni Fiscali e Amministrative : L'aggiornamento del codice ATECO può avere ripercussioni su vari aspetti fiscali e amministrativi, tra cui l'inquadramento previdenziale, le aliquote contributive e l'accesso a specifiche agevolazioni o incentivi. Pertanto, è fondamentale che gli agenti di commercio si informino adeguatamente e, se necessario, consultino un professionista per valutare l'impatto delle modifiche sulla propria attività. Formazione e Aggiornamento : Con l'introduzione della nuova classificazione, potrebbero emergere nuove opportunità di mercato o cambiamenti nelle dinamiche commerciali. Gli agenti di commercio sono quindi incoraggiati a partecipare a corsi di formazione e aggiornamento per rimanere competitivi e adattarsi alle nuove esigenze del mercato. Supporto dalle Associazioni di Categoria Le associazioni di categoria, come la Federazione Nazionale Associazioni Agenti e Rappresentanti di Commercio (FNAARC), stanno monitorando attentamente l'evoluzione della situazione e forniscono supporto ai propri associati attraverso consulenze, aggiornamenti normativi e formazione specifica. È consigliabile che gli agenti di commercio si rivolgano alle proprie associazioni di riferimento per ottenere informazioni dettagliate e assistenza personalizzata. Un semplice aggiornamento di codice o un'opportunità per l'agente di commercio? Il nuovo sistema ATECO è stato aggiornato per riflettere con maggiore accuratezza l’attività economica svolta. Questo permette agli agenti di commercio di adottare un codice più specifico e allineato alla propria realtà lavorativa, migliorando la trasparenza nei confronti di enti fiscali, previdenziali e bancari. Avere un codice ATECO aggiornato e corretto facilita i rapporti con fornitori, clienti e istituzioni finanziarie. Inoltre, in un contesto di digitalizzazione crescente, i dati classificati con precisione migliorano il posizionamento nei registri ufficiali, nelle banche dati aziendali e nelle piattaforme di business intelligence. L’evoluzione del commercio ha portato alla nascita di nuove figure professionali e modalità di vendita. L’aggiornamento della classificazione ATECO consente agli agenti di commercio di inquadrare meglio le loro attività, specializzarsi in settori emergenti e ampliare il proprio raggio d’azione. L’aggiornamento ATECO può infine essere vista come l’occasione per analizzare la propria attività e ridefinire la propria strategia commerciale. È il momento giusto per valutare nuove opportunità di business, diversificare l’offerta e adottare modelli di vendita più innovativi. Se ti è piaciuto questo articolo e hai bisogno di un supporto specializzato contattaci , il nostro team commerciale è a tua disposizione per provare a studiare insieme a te un modello di recruiting in linea con le tue necessità e la tua cultura aziendale.
- Il più Grande Venditore del Mondo: un classico senza tempo (ma con un twist moderno)
Tecniche di Business è la nostra rubrica in cui vi parliamo e recensiamo i grandi classici delle tecniche di vendita, senza dimenticare le nuove pubblicazioni che ci possono offrire spunti e modelli alternativi per creare business redditizi. Immagina di avere in mano la chiave per aprire qualsiasi porta. Una porta che conduce a un mondo di opportunità, di successi e di ricchezza. Questa chiave è la vendita. Ma come si usa? Come si apre quella porta? Le risposte che cerchi le troverai in queste pagine. Hai mai sentito parlare dei "Rotoli"? Quelli che hanno trasformato un umile pastore di cammelli nel più grande venditore di tutti i tempi? Se la risposta è no, allora è arrivato il momento di fare un tuffo nel passato (ma con un occhio al futuro) e scoprire il capolavoro di Og Mandino: "Il Più Grande Venditore del Mondo". Perché leggere questo libro nel 2024? Potresti pensare: "Un libro del 1968? Ma è roba preistorica!". Eppure, i principi contenuti nei Rotoli sono sorprendentemente attuali. Ecco perché vale la pena dare un'occhiata a questo classico: È un viaggio iniziatico: La storia di Hafid, il protagonista, è un percorso di crescita personale e professionale che può ispirare chiunque. È un manuale pratico: I Rotoli sono pieni di consigli concreti su come migliorare le proprie capacità di vendita, la fiducia in sé stessi e la capacità di superare le difficoltà. È un'iniezione di motivazione: In un mondo sempre più frenetico, avere un obiettivo chiaro e una forte motivazione è fondamentale. I Rotoli ci ricordano l'importanza di sognare in grande. Cosa troverai nei Rotoli? Le 10 regole d'oro del successo: Ogni Rotolo contiene un principio fondamentale per raggiungere il successo nelle vendite e nella vita. La forza del pensiero positivo: Scoprirai come trasformare i pensieri negativi in energia positiva e come attirare il successo nella tua vita. L'importanza delle relazioni: Imparerai a costruire relazioni solide e durature con i tuoi clienti. La perseveranza come chiave del successo: Capirai che il successo non arriva dall'oggi al domani, ma richiede impegno e costanza. Citazioni che ti faranno riflettere: "Se puoi sognare, puoi farlo." "La paura è un ladro che ruba sogni e opportunità." "La vendita è un servizio. Il venditore è un servitore." "Il Più Grande Venditore del Mondo" è un libro che ha ispirato milioni di persone in tutto il mondo. È un classico senza tempo che ci insegna che il successo è alla portata di tutti, a patto di avere la giusta mentalità e di essere disposti a lavorare sodo. Certo, alcuni concetti potrebbero sembrare un po' datati, ma l'essenza del messaggio è ancora oggi estremamente valida. Come applicare i Rotoli nel mondo di oggi I Rotoli ci offrono un solido fondamento su cui costruire la nostra carriera di venditori. Ma come possiamo tradurre questi principi antichi in azioni concrete nel mondo di oggi? Personalizza i Rotoli: Adatta i consigli di Mandino al tuo contesto lavorativo e alla tua personalità. Sfrutta la tecnologia: Combina i principi dei Rotoli con gli strumenti digitali a tua disposizione per migliorare la tua efficacia. Fatti ispirare: Utilizza la storia di Hafid come modello per la tua crescita personale e professionale. "Il Più Grande Venditore del Mondo" è un libro che ti farà riflettere sulla tua carriera e sulla tua vita. È un invito a sognare in grande, a credere in te stesso e a dare il meglio di te. Non lasciarti ingannare dalla sua età: questo libro ha ancora molto da insegnarci. Cosa ne pensi? Hai mai letto questo libro? Quali sono i Rotoli che ti hanno ispirato di più? Condividi la tua esperienza nei commenti! #IlPiùGrandeVenditoreDelMondo #OgMandino #vendite #successo #motivazione
- La Psicologia della Vendita: smascherare il venditore che è in te (e convincerlo a fare i tuoi interessi)
Tecniche di Business è la nostra rubrica in cui vi parliamo e recensiamo i grandi classici delle tecniche di vendita, senza dimenticare le nuove pubblicazioni che ci possono offrire spunti e modelli alternativi per creare business redditizi. Brian Tracy, il guru delle vendite per eccellenza, ci invita a sbirciare nel nostro inconscio e a scoprire il venditore che si nasconde dentro ognuno di noi. Ma attenzione: non aspettarti un manuale di auto-aiuto zuccheroso. Tracy è più un detective che un guru, e la sua missione è svelare i meccanismi psicologici che muovono le nostre decisioni d'acquisto. Perché leggere questo libro? Perché, ammettiamolo, tutti siamo dei venditori. Che stiate vendendo un'idea al vostro capo, un prodotto ai vostri clienti o semplicemente cercando di convincere il vostro partner a vedere il vostro film preferito, le tecniche di vendita sono sempre utili. Tracy ci offre una sorta di "kit di sopravvivenza" per navigare nel complesso mondo delle relazioni umane e ottenere ciò che vogliamo. Cosa troverai dentro? La mente del consumatore: un manuale di sopravvivenza: Tracy ci svela i trucchi del mestiere per capire cosa passa per la testa del cliente. È come avere una mappa per esplorare la giungla della psicologia del consumatore. Le armi segrete della persuasione: Dalle domande aperte alla tecnica del "si, ma...", Tracy ci fornisce un arsenale di strumenti per convincere anche il più scettico dei clienti. Il venditore perfetto: un mito da sfatare: Tracy ci mostra che il venditore perfetto non esiste. Siamo tutti imperfetti, ma possiamo migliorare le nostre capacità di vendita con un po' di allenamento e la giusta mentalità. Citazioni da incorniciare (o lanciare contro il muro in momenti di frustrazione): "La vendita è un processo di comunicazione che ha lo scopo di identificare e soddisfare i bisogni del cliente." (Ok, questa è seria. Ma le altre sono più divertenti!) "La paura è il più grande ostacolo alla vendita. E la paura del rifiuto è la più grande di tutte." (Chi non ha mai provato questa paura? Alzi la mano!) "La vendita è un gioco, e come in ogni gioco, ci sono dei vincitori e dei perdenti." (Tracy non si fa illusioni: la vendita è una competizione, e bisogna essere pronti a lottare.) Se pensi che la vendita sia una faccenda noiosa e ripetitiva, questo libro ti farà cambiare idea. Tracy trasforma la vendita in un gioco intellettuale, un'avventura alla scoperta della mente umana. È un libro che ti farà ridere, riflettere e soprattutto, agire. Attenzione però: una volta letto questo libro, non potrai più guardare le persone allo stesso modo. Vedrai ovunque potenziali clienti e opportunità di vendita. "La Psicologia della Vendita" è un manuale pratico e divertente per chi vuole migliorare le proprie capacità comunicative e raggiungere i propri obiettivi. È un libro che ti farà scoprire il venditore che è in te e ti darà gli strumenti per trasformarlo in un vero professionista. Cosa ne pensi? Sei pronto a svelare il venditore che si nasconde dentro di te? #LaPsicologiaDellaVendita #BrianTracy #vendite #psicologia #umorismo
- Il caso degli agenti di commercio senza pensione: una crisi previdenziale italiana.
In Italia, migliaia di agenti di commercio si trovano privi di una pensione adeguata, nonostante anni di contributi versati. Questa situazione coinvolge circa 700.000 professionisti, noti come "silenti", che hanno contribuito all'ente previdenziale Enasarco senza ricevere alcun beneficio pensionistico in cambio. Chi sono i "silenti" di Enasarco? Gli agenti di commercio sono professionisti che promuovono o vendono prodotti per conto di una o più aziende in specifiche aree geografiche. Dal 1994, con la trasformazione di Enasarco in una fondazione privata, questi lavoratori sono stati obbligati a versare contributi sia all'INPS per la pensione di base, sia all'Enasarco per una pensione integrativa. Tuttavia, le modifiche normative hanno progressivamente aumentato il periodo minimo di contribuzione richiesto per ottenere una pensione integrativa, passando da 10 a 20 anni. Questo ha lasciato molti agenti con anni di contributi insufficienti per maturare il diritto alla pensione integrativa, trasformandoli in "silenti". La doppia contribuzione e le lacune del sistema A differenza di altri lavoratori autonomi, gli agenti di commercio devono versare contributi obbligatori a due enti: l'INPS per la pensione di base e l'Enasarco per la pensione integrativa. Tuttavia, questa doppia contribuzione non si traduce automaticamente in una pensione sufficiente. Secondo Il Post , molti agenti si ritrovano senza aver maturato i requisiti minimi per accedere alla pensione Enasarco, che richiede almeno 20 anni di contribuzione e il raggiungimento di una soglia minima di versamenti. La rigidità di queste regole ha trasformato migliaia di lavoratori in "silenti", un termine che indica chi ha versato contributi senza ottenere alcun beneficio pensionistico. Un caso emblematico è quello di Carla, 68 anni, ex agente di commercio nel settore tessile. Dopo 35 anni di lavoro, Carla percepisce una pensione di appena 650 euro al mese. "Molti mandanti non versavano i contributi Enasarco, e io non avevo strumenti per obbligarli. Ora mi trovo in difficoltà economiche, senza alcuna colpa", racconta. Le principali responsabilità del sistema derivano da molteplici fattori tra i quali: Mancata vigilanza : molte aziende mandanti non hanno versato regolarmente i contributi all'Enasarco, approfittando della scarsa capacità di controllo dell'ente. Normative obsolete : le regole di accesso alla pensione integrativa sono rigide e non tengono conto delle discontinuità lavorative tipiche della professione. Fondi non utilizzati : secondo l’inchiesta di Il Post , l'Enasarco gestisce un patrimonio di oltre 7 miliardi di euro, ma migliaia di lavoratori non riescono a beneficiarne. Le conseguenze economiche e sociali La mancanza di una pensione integrativa ha avuto un impatto tremendo sulla vita di molti agenti di commercio. Alcuni si sono trovati costretti a continuare a lavorare oltre l'età pensionabile, mentre altri hanno dovuto fare affidamento sul sostegno economico dei familiari. La situazione ha portato a proteste, tra cui lo sciopero della fame di alcuni agenti per attirare l'attenzione pubblica sul problema. In questi ultimi anni associazioni di categoria, come FNAARC e Confcommercio, hanno avanzato diverse proposte per affrontare questa crisi: Restituzione dei contributi versati : per coloro che non hanno maturato il diritto alla pensione integrativa. Maggiore trasparenza : nella gestione dei fondi e nelle comunicazioni agli iscritti. Flessibilità nei requisiti : per l'accesso alla pensione integrativa, tenendo conto delle discontinuità lavorative tipiche della professione. Incentivi alla regolarizzazione contributiva : strumenti per aiutare gli agenti a recuperare i contributi non versati dalle aziende. Potenziamento dei controlli : un monitoraggio più stringente sui versamenti da parte delle aziende mandanti. Recentemente, il Parlamento italiano ha votato un ordine del giorno all'unanimità per affrontare la questione dei "silenti" di Enasarco. Tuttavia, le soluzioni concrete tardano ad arrivare, lasciando migliaia di agenti di commercio in una situazione di incertezza economica. Con questo articolo la nostra intenzione non è solo quella di perorare la causa di una categoria che, per ovvi motivi, ci sta da sempre a cuore ma evidenziale un problema più generale: il caso degli agenti di commercio senza pensione solleva questioni più ampie sulla giustizia sociale e sull’equità del sistema previdenziale in Italia. Come sottolinea l'ottima inchiesta di novembre 2024 de Il Post , "Non si può costruire un futuro dignitoso senza riconoscere il passato di chi ha contribuito a creare valore per l’economia del Paese". La speranza è che questa denuncia non rimanga inascoltata, ma spinga le istituzioni ad agire. Perché, come dice Carla, "dopo una vita di lavoro, non è troppo chiedere una vecchiaia dignitosa". Se ti è piaciuto questo articolo e hai bisogno di un supporto specializzato contattaci , il nostro team commerciale è a tua disposizione per provare a studiare insieme a te un modello di recruiting in linea con le tue necessità e la tua cultura aziendale.
- Regali di Natale per l’agente di commercio e la sua mandante: guida (quasi) seria per un Natale da ricordare
Natale è alle porte, e tra una trattativa e una fattura da chiudere entro fine anno, anche gli agenti di commercio iniziano a chiedersi: "Che cosa potrei regalare alla mia società per ringraziarla (o punzecchiarla)?" E, altrettanto importante, "Che cosa dovrebbe regalarmi lei, considerando che raggiungo i target anche quando il mercato sembra un deserto?" . La relazione tra un agente e la sua azienda è come una partita di poker: ogni mossa può essere letta come una strategia, e il regalo di Natale non fa eccezione. Ecco quindi una guida semiseria per sorprendere, divertire (o lanciare qualche messaggio indiretto) sotto l’albero aziendale. Cosa regalare alla mandante? Una bussola personalizzata : Non per il prossimo trekking aziendale, ma per ricordare al management di non perdere mai la direzione. “Al nord ci sono i clienti, al sud ci sono le occasioni mancate!” potrebbe essere inciso per strappare un sorriso (o almeno un mezzo sguardo divertito). Un calendario dell’agente perfetto : Ogni mese una frase motivazionale che racconta quanto sia cruciale il lavoro di chi è “sul campo”. Frasi come “Senza di noi, il magazzino sarebbe solo un museo” oppure “Obiettivi? Compiuti. E voi?” saranno un colpo al cuore… o allo stomaco, dipende dai rapporti. Un box di caffè artigianale : La caffeina è il carburante segreto di ogni riunione commerciale, ma il messaggio è chiaro: “Io sono sempre in movimento, quindi anche voi dovete restare svegli!” Un libro sul Personal Branding : “Come vendere sé stessi… e non solo i prodotti” . Questo regalo può essere un sottile modo per invitare la mandante a fare qualche sforzo in più sulla sua immagine aziendale. E cosa può regalare la mandante all’Agente? Un navigatore GPS “magico” : Non un semplice dispositivo, ma uno che dice cose utili tipo “Svolta a sinistra, qui c’è un cliente che sta per cambiare fornitore” o “Frena! Quello lì non pagherà mai!” . L’agente lo apprezzerebbe moltissimo, peccato che pare non sia stato ancora messo in produzione. Un kit di sopravvivenza per trasferte : Power bank, snack proteici, un’agenda e una borraccia termica per il caffè. Aggiungendo magari una nota: “Per affrontare i clienti più difficili… e le nostre riunioni trimestrali.” Una lavagnetta portatile per “Rivedere gli Obiettivi” : Piccola, comoda e cancellabile, per permettere all’agente di disegnare nuove strategie… o di ridere di target improbabili dati dal reparto marketing. Un Bonus o una commissione extra : Non c’è regalo più gradito per un agente di commercio. A volte, un gesto tangibile vale più di mille parole (o gadget aziendali inutili). E se entrambi fossero audaci? Se c’è complicità, o quantomeno il desiderio di non prendersi troppo sul serio, gli scambi di regali possono diventare un vero e proprio spettacolo. Immaginate un agente che regala un libro ironico intitolato “50 Sfumature di Obiettivi: manuale per sopravvivere alle richieste della mandante” , corredato da una tazza con scritto “Senza di me, il fatturato sarebbe un miraggio” . Oppure una mandante che decide di sorprendere l’agente con un biglietto: “Questo Natale, invece del solito panettone, hai guadagnato un 1% in più di provvigioni (valido solo per clienti difficili e contratti firmati entro 30 giorni).” Ma perché fermarsi qui? Per i più audaci: Scambio di ruoli per un giorno : L’agente potrebbe regalare alla mandante un “voucher esperienziale” che le consenta di vivere una giornata sul campo, incontrando clienti, convincendoli a firmare contratti e sopportando le lamentele. Un’esperienza illuminante, garantita. Un piccolo trofeo con dedica personalizzata : La mandante potrebbe ricambiare con un premio speciale, come “Agente dell’anno: per aver risposto a tutte le chiamate (anche il sabato sera)” . Una nota scherzosa, ma anche una riconferma del valore dell’agente. Gadget “motivazionali” da tavolo : L’agente potrebbe regalare un mini punching ball da scrivania, utile per sfogare la frustrazione durante i momenti di stress aziendale. La mandante, invece, potrebbe optare per una clessidra che misuri il tempo per il follow-up dei lead, con l’invito scherzoso: “Ogni minuto conta, soprattutto il mio.” In fondo, Natale è un’occasione per rafforzare il legame professionale e stemperare le tensioni che inevitabilmente caratterizzano il rapporto tra agenti di commercio e mandanti. Che il regalo sia ironico, pratico o simbolico, l’importante è che trasmetta il messaggio giusto: la consapevolezza che, senza una collaborazione sincera (e qualche risata ogni tanto), nessuno raggiungerebbe i propri obiettivi. E alla fine, se proprio non sapete cosa regalare, ricordate che esiste una cosa che non passa mai di moda: il panettone. Certo, potreste aggiungerci un biglietto personalizzato con scritto: “Grazie per il supporto quest’anno... ma il prossimo voglio una provvigione migliore!” Buon Natale a tutti gli agenti di commercio (e ovviamente anche alle loro mandanti)! Se ti è piaciuto questo articolo e hai bisogno di un supporto specializzato contattaci , il nostro team commerciale è a tua disposizione per provare a studiare insieme a te un modello di recruiting in linea con le tue necessità e la tua cultura aziendale.
- Il SIISL: la nuova piattaforma digitale per disoccupati che punta a rivoluzionare il lavoro in Italia
Con l’entrata in funzione del Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL) , il governo italiano inaugura una nuova era per le politiche attive del lavoro. Pensata per favorire il reinserimento professionale dei disoccupati e l’inclusione sociale, la piattaforma digitale unisce innovazione tecnologica e una gestione centralizzata delle risorse. Ma cosa cambia davvero per chi cerca lavoro in Italia? Un ecosistema per l’occupazione Il SIISL è più di un portale di offerte di lavoro: è uno strumento integrato che collega formazione, supporto economico e ricerca occupazionale. Attualmente, raccoglie oltre 59.000 annunci lavorativi e 489.000 corsi di formazione , fornendo agli utenti una vasta gamma di opportunità. L’obiettivo è offrire percorsi personalizzati che rispondano alle esigenze specifiche di ogni candidato. Ma il cuore dell’iniziativa risiede nella sua interoperabilità. Il sistema mette in comunicazione i portali delle politiche sociali e lavorative regionali, garantendo una visione unitaria e semplificata delle opportunità disponibili. Chi può accedere? Dal settembre 2024, il SIISL è attivo per i beneficiari del Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) e, dal gennaio 2025, includerà i percettori dell’ Assegno di Inclusione (AdI) . Anche chi riceve indennità come NASpI e DIS-COLL è automaticamente iscritto alla piattaforma, che rappresenta un passaggio obbligato per ricevere ulteriori sussidi. Un futuro "digitale" per il lavoro Dal febbraio 2024, un consulente virtuale intelligente sarà disponibile per guidare gli utenti nella scelta delle migliori offerte e corsi di formazione, in base al loro profilo. Questa novità, insieme alla possibilità di precompilare i curriculum grazie ai dati già presenti nei database pubblici, dimostra come il SIISL punti a semplificare l’esperienza degli utenti e migliorare l’efficienza del sistema. Criticità e prospettive Non mancano però le sfide. Molti osservatori sottolineano la necessità di migliorare la qualità delle offerte lavorative pubblicate e di garantire un reale aggiornamento delle informazioni. Inoltre, la piattaforma dovrà affrontare il compito non semplice di uniformare i sistemi regionali entro marzo 2024. Un passo avanti per il mercato del lavoro Il SIISL rappresenta una delle iniziative più ambiziose delle recenti politiche sociali italiane. Se gestita con efficacia, la piattaforma potrebbe non solo migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, ma anche contribuire a una maggiore autonomia dei cittadini nella ricerca di opportunità professionali. Per saperne di più, è possibile consultare il portale ufficiale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e approfondire le novità legislative legate al Decreto Coesione 2024 . Se ti è piaciuto questo articolo e hai bisogno di un supporto specializzato contattaci , il nostro team commerciale è a tua disposizione per provare a studiare insieme a te un modello di recruiting in linea con le tue necessità e la tua cultura aziendale.
- Zig Ziglar: Il navigatore delle vendite, dove ogni onda è un'opportunità da abbracciare
I Giganti della Vendita è la nostra rubrica in cui ripercorriamo storie, vite ed aneddoti delle personalità che hanno segnato in positivo il mondo delle vendite, in Italia oppure all'estero. Immagina il vasto oceano delle vendite come un'enorme tela inesplorata, dove ogni onda nasconde segreti e ogni corrente offre un'opportunità. In questo mare di sfide e conquiste, spicca un navigatore straordinario: Zig Ziglar. La sua storia non è solo un viaggio attraverso le vendite, ma un'avventura epica di passione, determinazione e un amore profondo per ogni onda che si solleva. Spiega le vele, prepara la bussola e gettiamoci nell'oceano delle vendite, guidati dal leggendario Zig Ziglar. Dall'Alabama alla fama Iniziamo il nostro viaggio da dove tutto ebbe inizio, nelle onde tranquille dell'Alabama, dove un giovane Ziglar coltivava un desiderio ardente di navigare in acque più profonde. Dopo aver sperimentato vari lavori, compreso il servizio militare durante la Seconda Guerra Mondiale, Ziglar si trovò coinvolto nel mondo delle vendite in modo apparentemente casuale. Nel 1947, si unì a una compagnia che vendeva pentole e padelle, e fu qui che iniziò la sua straordinaria ascesa. Con un approccio unico e una personalità accattivante, Ziglar dimostrò presto un talento innato per le vendite. Il suo carisma, la sua capacità di comunicare e il suo spirito instancabile lo portarono rapidamente a distinguersi, guadagnandosi la stima dei colleghi e dei clienti. Nonostante il successo nelle vendite, Ziglar affrontò una sfida personale significativa nei primi anni '70, quando problemi finanziari lo fecero cadere in una crisi di identità. Fu in questo periodo che Ziglar si avvicinò ai principi dello sviluppo personale e iniziò a studiare autori come Napoleon Hill e Dale Carnegie. Questo cambiamento di prospettiva si rivelò una svolta cruciale nella sua vita. Inspirato dal desiderio di condividere le lezioni che aveva imparato e di motivare gli altri, Zig Ziglar iniziò a tenere seminari e a scrivere libri. Il suo primo libro, "See You at the Top," pubblicato nel 1975, diventò un bestseller immediato. Questo libro non era solo una guida pratica alle vendite, ma un invito a raggiungere la cima del successo personale e professionale. Zig Ziglar divenne quindi famoso per i suoi seminari motivazionali, dove la sua energia contagiosa e la sua capacità di comunicare ispirarono e istruirono molte persone. Viaggiò per tutti gli USA, tenendo corsi e seminari che abbracciavano temi come leadership, motivazione personale, e strategie di vendita. Libri di Ziglar: mappe dettagliate per ogni venditore avventuriero 1. "See You at the Top" (1975) Questo libro è più di un semplice biglietto per la cima; è una mappa dettagliata che rivela le insidie e le meraviglie del viaggio verso il successo. Ziglar disegna i contorni di una terra di opportunità, guidando ogni venditore a puntare verso l'orizzonte con una determinazione senza fine. 2. "Secrets of Closing the Sale" (1984) Se ogni venditore è un capitano di una propria nave, questo libro è il manuale indispensabile sulla navigazione attraverso le tempeste delle obiezioni e sul raggiungimento sicuro di ogni porto desiderato. Ziglar, con maestria, condivide i suoi segreti per chiudere le vendite con grazia e successo. 3. "Over the Top" (1994) "Over the Top" è la mappa finale per i venditori che vogliono solcare acque inesplorate. Con consigli sulla gestione del cambiamento e sulla conquista delle vette più alte, Ziglar offre una guida completa su come affrontare le avversità con coraggio. L'Arte della Navigazione secondo Zig Ziglar 1. Navigare le Onde della Psicologia Positiva Ziglar solleva la vela della psicologia positiva, dimostrando che la mentalità ottimista è il vento che spinge le vele del successo. Ogni venditore può imparare a navigare nelle acque delle vendite con una prospettiva luminosa. 2. Costruire relazioni profonde come navigare correnti misteriose Le vendite, secondo Ziglar, sono una danza tra correnti misteriose e legami profondi. Il suo insegnamento è una guida preziosa su come costruire relazioni autentiche con i clienti, attraversando le correnti sconosciute delle esigenze individuali. 3. Vendere come un'avventura di aiuto e servizio Invece di navigare solo per raggiungere una destinazione, Ziglar insegna ai venditori a considerare ogni transazione come un'epica avventura di aiuto e servizio. Ogni cliente è un compagno di viaggio da assistere e accompagnare verso il successo. Zig Ziglar - L'Odissea dei venditori, un'onda alla volta Zig Ziglar non è solo un esperto di vendite; è il capitano della nostra odissea nelle vendite, un narratore che trasforma ogni onda in un racconto di successo. Prendi il timone, solleva le vele e segui la filosofia di Zig Ziglar in un viaggio attraverso le vendite, dove ogni onda è un'opportunità da abbracciare e ogni venditore è destinato a raggiungere nuove vette di successo. Alcuni spunti sul pensiero ziglariano La forza delle parole: Una delle sue frasi più celebri è "Tu sei la media delle cinque persone che frequenti di più". Una semplice affermazione, ma che nasconde una profonda verità sulla crescita personale e professionale. L'importanza dell'umorismo: Ziglar era noto per il suo senso dell'umorismo, un'arma potente per creare connessioni con il pubblico e rendere più piacevoli anche i temi più complessi. Un ottimista nato: Nonostante le difficoltà incontrate nella vita, Ziglar è sempre stato un ottimista. Questa sua attitudine positiva era contagiosa e lo ha reso un modello per milioni di persone. Citazioni da incorniciare "Se puoi sognare, puoi farlo." "La tua attitudine determina la tua altezza." "La vendita è un servizio." Cosa possiamo imparare da Zig Ziglar? L'importanza dell'empatia: Ziglar ci insegna che per vendere non basta conoscere il prodotto, ma bisogna comprendere le esigenze del cliente. La forza della positività: Un atteggiamento positivo è contagioso e ci permette di superare gli ostacoli con maggiore facilità. La continua crescita: Ziglar non si è mai fermato, ha sempre cercato di migliorare se stesso e le sue capacità. Altri libri da non perdere "How to Win Friends and Influence People in the Digital Age" (con Tom Ziglar, 2011): In collaborazione con suo figlio Tom, Ziglar ha adattato i principi classici di Dale Carnegie al contesto digitale moderno. Il libro esplora come costruire relazioni significative nell'era digitale. "Zig Ziglar's Secrets of Closing the Sale" (2004): Questo libro rappresenta una versione aggiornata e ampliata del suo classico del 1984. Fornisce approfondimenti aggiuntivi sulle strategie di chiusura delle vendite. "Embrace the Struggle: Living Life on Life's Terms" (2013): Questo libro affronta il tema delle sfide e delle difficoltà nella vita, offrendo consigli su come abbracciarle e trarre forza da esse. Se ti è piaciuto questo articolo e hai bisogno di un supporto specializzato contattaci , il nostro team commerciale è a tua disposizione per provare a studiare insieme a te un modello di recruiting in linea con le tue necessità e la tua cultura aziendale.
- Le regole per l’apertura di un mandato di agenzia ad un agente di commercio: guida per la mandante
Nella nostra lunga attività di selezionatori di agenti di commercio ancora oggi ci accorgiamo che non tutte le mandanti (e gli agenti) abbiano ben chiaro quali siano i passaggi formali e gli articoli di legge che regolano un corretto rapporto di agenzia. La gestione di un mandato richiede il rispetto di normative specifiche, nonché l'adempimento di obblighi contrattuali e previdenziali. Di seguito cercheremo di fornire una panoramica delle principali regole e degli aspetti legali da considerare per una mandante che intende aprire un mandato ad un agente di commercio. 1. Il Contratto di Agenzia: Caratteristiche e Obblighi Il contratto di agenzia è disciplinato dal Codice Civile , agli articoli 1742-1753 , e definisce la relazione commerciale tra la mandante e l'agente di commercio. Esso stabilisce che l'agente ha il compito di promuovere, per conto della mandante, la conclusione di affari in una zona o per un settore di clienti determinato. a. Elementi Essenziali del Contratto di Agenzia : Durata del mandato : il contratto può essere a tempo determinato o indeterminato. Se non specificato, si presuppone che sia a tempo indeterminato, con conseguenti obblighi di preavviso per la cessazione. Zona di competenza : l’agente opera in una determinata area geografica o su un certo gruppo di clienti, e la mandante non può affidare la stessa zona a un altro agente senza specifiche clausole. Provvigione : l’agente matura un compenso proporzionato agli affari conclusi per suo tramite. L’art. 1748 del Codice Civile specifica che l'agente ha diritto a una provvigione anche sugli affari conclusi direttamente dalla mandante, se questi provengono da clienti acquisiti dall’agente. Obbligo di informazione : sia l’agente che la mandante sono tenuti a uno scambio continuo di informazioni rilevanti per l’andamento degli affari. Esempio Pratico: Un'azienda nel settore farmaceutico nomina un agente di commercio per la promozione dei suoi prodotti in Lombardia. Il contratto prevede una provvigione del 5% per ogni ordine concluso grazie all’attività dell’agente. Se l’azienda successivamente conclude direttamente un accordo con un cliente introdotto dall’agente, questi avrà comunque diritto alla provvigione, in conformità all’art. 1748 . b. Forma e Clausole Contrattuali Per evitare ambiguità e garantire tutela a entrambe le parti, è consigliabile che il contratto di agenzia sia stipulato in forma scritta. Elementi cruciali, come la durata, la zona di competenza e le provvigioni, devono essere chiaramente definiti. Altri elementi rilevanti del contratto possono includere: Clausola di esclusiva : l'agente potrebbe avere l'esclusiva per una determinata area o settore di mercato, impedendo alla mandante di incaricare altri agenti nella stessa zona. Clausola di non concorrenza post-contrattuale : prevista dall’art. 1751-bis del Codice Civile , può limitare l’agente dal lavorare con concorrenti della mandante per un massimo di due anni dopo la cessazione del rapporto, dietro pagamento di un'indennità. Esempio Pratico: Un agente di commercio che lavora per una ditta nel settore tecnologico potrebbe vedersi includere una clausola di non concorrenza che gli impedisce di rappresentare aziende concorrenti per due anni dopo la fine del rapporto. In cambio, riceverà un’indennità stabilita in sede di cessazione del contratto. 2. Adempimenti Previdenziali: ENASARCO La previdenza per gli agenti di commercio è gestita dalla Fondazione ENASARCO , che fornisce assistenza previdenziale e pensionistica specifica. La mandante è obbligata a iscrivere l'agente presso ENASARCO e a versare i relativi contributi previdenziali. a. Obblighi della Mandante Iscrizione dell’agente : la mandante deve iscrivere l’agente presso la Fondazione ENASARCO entro 30 giorni dall’inizio del rapporto di agenzia. Questo obbligo si applica sia agli agenti monomandatari che plurimandatari. Contribuzione previdenziale : la mandante e l'agente contribuiscono al fondo ENASARCO in modo paritetico (50% ciascuno). La contribuzione è calcolata sulle provvigioni maturate dall'agente e deve essere versata trimestralmente. Le aliquote contributive sono fissate annualmente e, per l'anno 2023, ammontano al 17% del reddito provvigionale. Tali aliquote sono applicate fino a un massimale di reddito provvigionale, che varia a seconda che l’agente sia monomandatario o plurimandatario. b. Aliquote contributive : Le aliquote contributive per l’anno 2023 sono fissate al 17% del reddito provvigionale, fino a un tetto massimo previsto per ogni singolo agente in base alla tipologia di rapporto (monomandatario o plurimandatario). Le aliquote possono variare annualmente, quindi è necessario tenersi aggiornati sui cambiamenti normativi. c. Tipologie di Contributi e Prestazioni Oltre ai contributi previdenziali obbligatori, la Fondazione ENASARCO prevede altre forme di assistenza, tra cui prestazioni di maternità, malattia, e contributi per formazione professionale. Esempio Pratico: Un agente di commercio che ha accumulato provvigioni per 50.000 € in un anno avrà diritto a contributi ENASARCO, suddivisi al 50% tra lui e la mandante. Questi contributi garantiranno il diritto a una pensione integrativa rispetto a quella erogata dall'INPS, oltre ad altre prestazioni assistenziali. 3. Diritti e Obblighi di Mandante e Agente a. Diritto alla Provvigione : L’agente ha diritto alla provvigione anche sugli affari conclusi dopo la cessazione del rapporto, se tali affari sono stati generati grazie alla sua attività durante il mandato. Questo principio è sancito dall’art. 1751 del Codice Civile , il quale prevede inoltre il diritto dell’agente a un’indennità di fine rapporto, qualora abbia apportato nuovi clienti o aumentato in modo significativo il volume degli affari della mandante. b. Obblighi di Non Concorrenza : La mandante può includere nel contratto una clausola di non concorrenza post-contrattuale, che limita l’agente dall’esercitare attività concorrenti per un periodo massimo di due anni dopo la cessazione del contratto. Questa clausola, prevista dall’art. 1751-bis del Codice Civile , deve essere espressamente concordata e comporta un'indennità a favore dell’agente. c. Il Diritto all'Indennità di Fine Rapporto Al termine del rapporto di agenzia, l’agente ha diritto a un’indennità di fine rapporto, come stabilito dall’art. 1751 del Codice Civile . L’indennità è dovuta solo se l’agente ha apportato nuovi clienti o ha aumentato il volume degli affari, generando vantaggi duraturi per la mandante. Questa indennità non è dovuta se la cessazione del contratto avviene per colpa dell’agente. Esempio Pratico: Un agente che ha contribuito significativamente alla crescita di una piccola azienda di moda, portando nuovi clienti e aumentando il fatturato, avrà diritto all’indennità di fine rapporto. L'importo sarà calcolato in base al beneficio economico che la mandante continua a ricevere grazie all'attività dell'agente, anche dopo la cessazione del contratto. 4. Accordi Economici Collettivi (AEC) Oltre alle disposizioni del Codice Civile, i rapporti tra mandante e agente sono regolati dagli Accordi Economici Collettivi (AEC), che disciplinano ulteriori aspetti come la durata del preavviso, le modalità di risoluzione del contratto e le indennità dovute. Ad esempio, gli AEC Industria e gli AEC Commercio forniscono norme dettagliate sui tempi di preavviso necessari per la risoluzione del contratto. Questi accordi vengono periodicamente aggiornati dalle associazioni di categoria, e la loro applicazione dipende dal settore in cui opera la mandante. Esempio Pratico: Se un’azienda del settore alimentare intende cessare il rapporto con un agente plurimandatario, dovrà rispettare i tempi di preavviso stabiliti dagli AEC di riferimento (ad esempio, sei mesi per contratti di lunga durata). 5. Normative Fiscali Applicabili L’agente di commercio, come lavoratore autonomo, è soggetto alla ritenuta d’acconto sulle provvigioni ricevute, ai sensi dell’art. 25-bis del DPR 600/1973 . La mandante è tenuta a trattenere il 20% delle provvigioni a titolo di ritenuta e a versarla all'erario. Inoltre, è necessario prestare attenzione agli obblighi IVA, dato che le prestazioni dell'agente sono soggette a tale imposta. Come avrete compreso dalla lettura di questo articolo, l’apertura di un mandato di agenzia implica un insieme di obblighi legali e previdenziali che la mandante deve rispettare per garantire la correttezza del rapporto con l’agente. Dalla redazione del contratto alla gestione dei contributi ENASARCO, è essenziale che ogni passaggio venga curato con attenzione per evitare contestazioni e garantire una collaborazione proficua. La conoscenza delle normative vigenti, del Codice Civile e degli Accordi Economici Collettivi rappresenta una base indispensabile per la gestione efficace di un rapporto di agenzia. Se ti è piaciuto questo articolo e hai bisogno di un supporto specializzato contattaci , il nostro team commerciale è a tua disposizione per provare a studiare insieme a te un modello di recruiting in linea con le tue necessità e la tua cultura aziendale.
- L’onboarding in azienda: un fattore chiave per il successo organizzativo
Il termine onboarding si riferisce all'insieme di attività che un'azienda mette in atto per integrare e formare un nuovo dipendente, facilitando la sua adattabilità e produttività nel nuovo contesto lavorativo. In Italia, sempre più aziende stanno comprendendo l’importanza di strutturare adeguatamente questo processo, riconoscendolo come un investimento strategico per ridurre il turnover, aumentare il coinvolgimento e migliorare la performance complessiva. Come sottolinea Alessandro Donadio, autore di HRevolution. La rivoluzione necessaria: le persone al centro del cambiamento nelle organizzazioni (2018), "il primo impatto che un lavoratore ha con l'azienda contribuisce a definire il livello di engagement e le performance future". La qualità del processo di onboarding incide non solo sulla velocità con cui il nuovo assunto diventa produttivo, ma anche sul suo grado di coinvolgimento e soddisfazione. Secondo uno studio condotto da AIDP (Associazione Italiana per la Direzione del Personale), il 60% delle aziende italiane riconosce la necessità di migliorare i propri programmi di onboarding, e il 30% ha già intrapreso azioni per rivederli. Questo conferma che la gestione del periodo iniziale di un nuovo collaboratore non è più considerata una mera formalità, ma un vero e proprio strumento per consolidare il capitale umano e culturale di un'organizzazione. L’importanza strategica dell’onboarding L'importanza dell' onboarding è stata sottolineata da diversi studiosi italiani. Roberto Alberti, nel suo volume Gestione delle Risorse Umane (2016), sottolinea come un onboarding ben pianificato "non si limita a una mera presentazione dell'azienda, ma è un vero e proprio percorso di socializzazione organizzativa". Alberti evidenzia che i primi giorni di lavoro sono cruciali per impostare una relazione di fiducia tra l'azienda e il nuovo dipendente, riducendo l’ansia legata all’adattamento. Secondo una ricerca condotta da Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano (2019), un efficace onboarding riduce del 25% il turnover entro il primo anno, migliorando sensibilmente la retention e la fidelizzazione delle nuove risorse. È evidente come l'onboarding vada oltre la semplice consegna di un badge o l'assegnazione di una scrivania. Si tratta, infatti, di un percorso di integrazione che deve facilitare l’apprendimento delle dinamiche aziendali, delle responsabilità individuali e della cultura organizzativa. In un contesto sempre più competitivo, le imprese italiane hanno bisogno di attrarre e trattenere talenti. In un contributo pubblicato su Sviluppo&Organizzazione , Alessandro Hinna (2018), professore di Organizzazione aziendale all’Università di Roma Tor Vergata, sottolinea come l’onboarding sia "uno dei primi momenti nei quali si manifesta il legame tra individuo e organizzazione, essenziale per costruire identità e appartenenza". Hinna suggerisce che un buon programma di onboarding può ridurre il rischio di turnover, poiché i neoassunti si sentiranno più coinvolti e compresi dall’azienda. Elementi chiave di un onboarding efficace 1. Definizione chiara di ruoli e obiettivi Uno degli errori più comuni che le aziende italiane commettono durante l’onboarding è la mancanza di chiarezza nei ruoli e nelle aspettative. Giuliano Noci, docente di marketing al Politecnico di Milano, nel suo libro Strategie aziendali (2020), afferma che "i nuovi dipendenti devono ricevere una visione chiara e dettagliata su come il loro lavoro si inserisca nei processi aziendali e contribuisca agli obiettivi organizzativi". Tale chiarezza aiuta i dipendenti a sentirsi più sicuri e consapevoli del proprio contributo, riducendo il rischio di disallineamenti. Giancarlo Micheli, nel suo testo Gestione e sviluppo delle risorse umane (2016), sottolinea come "la mancanza di chiarezza su compiti e aspettative crea ansia e incertezza nei nuovi assunti, riducendo la loro capacità di esprimere il potenziale". Definire sin da subito gli obiettivi e le responsabilità del ruolo è fondamentale per fornire una direzione chiara e promuovere la produttività. 2. Integrazione nella cultura aziendale L’onboarding non è solo una questione di trasmissione di competenze tecniche, ma riguarda anche la comprensione dei valori e della cultura aziendale. Gianfranco Rebora, uno dei principali studiosi italiani di gestione aziendale, nel suo testo Cultura d’impresa e leadership (2017), mette in evidenza come "l’integrazione culturale sia un fattore essenziale per il successo a lungo termine del dipendente all'interno dell'organizzazione". Un buon onboarding, secondo Rebora, dovrebbe prevedere momenti di immersione nella cultura aziendale, con incontri tra colleghi, leader e team diversi. Le aziende italiane, tradizionalmente caratterizzate da una forte impronta culturale, devono assicurarsi che i nuovi assunti comprendano appieno i valori che guidano il comportamento aziendale e il modo in cui tali valori si riflettono nelle interazioni quotidiane. Come suggerito da Andrea Notarnicola nel suo libro Empathy in Business (2018), "le imprese vincenti sono quelle capaci di trasmettere empatia e connessione fin dai primi momenti di onboarding, rendendo il nuovo arrivato parte di una comunità". Ne parla anche Brunello Cucinelli, noto imprenditore italiano e autore di Il sogno di Solomeo (2018), che evidenzia come "la cultura aziendale non sia solo una questione di parole, ma di comportamenti quotidiani e relazioni". Il processo di onboarding deve facilitare questo apprendimento, aiutando i nuovi dipendenti a comprendere la visione dell'azienda e a sentirsi parte di essa. 3. Formazione e mentoring La formazione continua è uno degli elementi chiave per un onboarding efficace. Spesso, le aziende italiane tendono a concentrarsi sulla formazione tecnica iniziale, trascurando l'importanza di un supporto continuo. Giovanni Costa, professore emerito di Organizzazione aziendale presso l'Università di Padova, nel suo testo L’impresa a rete (2012) afferma: "Il mentoring è un elemento fondamentale per accompagnare il nuovo assunto nel percorso di crescita all’interno dell’organizzazione. Una relazione di fiducia con un mentor facilita l’adattamento e accorcia i tempi di apprendimento". In molte aziende italiane, si sta diffondendo l’uso di programmi di buddy system , in cui un dipendente esperto affianca il nuovo assunto durante i primi mesi, creando un clima di fiducia e condivisione. 4. Coinvolgimento della leadership Un altro elemento cruciale è il coinvolgimento attivo della leadership nel processo di onboarding. Guido Stratta, autore di Ri-evoluzione. Il potere della leadership gentile (2021), evidenzia come "un leader che si prende cura delle persone durante i primi passi in azienda crea un legame che va oltre la mera gerarchia". Il coinvolgimento dei manager non deve essere limitato a un benvenuto formale, ma dovrebbe includere una partecipazione attiva nel fornire feedback e supporto continuo. I benefici di un onboarding strutturato Gli effetti positivi di un onboarding ben progettato sono numerosi e documentati. Secondo un’indagine condotta da Randstad Italia (2020), le aziende che investono nel miglioramento del processo di onboarding riscontrano un aumento del 50% nella retention a lungo termine dei nuovi assunti. Questo è un dato significativo, se si considera che il costo di sostituire un dipendente che lascia l’azienda nei primi mesi può arrivare fino al 150% del suo stipendio annuo, come conferma l’indagine di Adecco Italia (2019). Secondo uno studio del Centro Studi Confindustria (2021), le aziende che investono in programmi di onboarding strutturati vedono un miglioramento del 70% nell'integrazione dei nuovi assunti entro i primi sei mesi. Inoltre, un buon onboarding può ridurre i tassi di abbandono del personale nei primi anni, un problema diffuso in molti settori. Dati raccolti da AIDP rivelano che le aziende italiane che investono maggiormente in onboarding registrano una maggiore fidelizzazione del personale, con un turnover ridotto del 30% rispetto a quelle che trascurano questo processo. Come sostiene Simonetta Moreschini, direttrice HR di Microsoft Italia, in un'intervista del 2020, "investire in un onboarding efficace significa costruire le basi per un team motivato e allineato agli obiettivi aziendali". Non esiste selezione di personale senza onboarding. L’onboarding non è un semplice processo di inserimento, ma una leva strategica per il successo aziendale. Come afferma Mario Alberto Catarozzo, esperto di organizzazione aziendale e autore di Efficienza personale e professionale (2019), "il primo contatto tra un dipendente e l’azienda segna l’inizio di un viaggio che, se ben guidato, può portare a straordinari risultati in termini di produttività, engagement e fidelizzazione". Investire nell’onboarding significa costruire le basi per una cultura aziendale inclusiva, supportiva e orientata al futuro. Non è più una questione di "se" implementare un processo strutturato, ma di "come" farlo in modo da garantire che i dipendenti siano non solo operativi, ma anche felici e motivati. Se ti è piaciuto questo articolo e hai bisogno di un supporto specializzato contattaci , il nostro team commerciale è a tua disposizione per provare a studiare insieme a te un modello di recruiting in linea con le tue necessità e la tua cultura aziendale.















